germania

Ex terrorista della Raf arrestata dopo 30 anni

Finisce a Berlino la latitanza di Daniela Klette: ‘Aveva con sé un passaporto italiano’

La polizia sul luogo del blitz
(Keystone)
27 febbraio 2024
|

La polizia tedesca ha arrestato a Berlino Daniela Klette, una ex terrorista della Raf che era riuscita a sfuggire alla cattura per tre decenni restando nel novero dei ricercati più pericolosi della disciolta organizzazione di estrema sinistra che aveva colpito la Germania con uccisioni, attentati e rapimenti soprattutto negli anni Settanta e Ottanta.

Una latitanza favorita anche da un passaporto apparentemente italiano e di cui si sta valutando l'autenticità. L'arresto di Klette è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì in un appartamento di Kreuzberg, quartiere un tempo turco del centro della capitale tedesca. La 65enne non ha opposto resistenza anche se compare come "pericolosa" in una lista dell'Interpol dei criminali più ricercati. Klette faceva parte della cosiddetta terza generazione della Rote Armee Fraktion (Raf, nata come Banda Baader-Meinhof), quella cui vengono ascritte due uccisioni eccellenti fra cui quella dell'allora capo della Deutsche Bank Alfred Herrhausen.


Keystone
Daniela Klette in una foto diffusa nel 1993

Lungo curriculum

Il mandato di fermo riguarda sei rapine aggravate commesse con due complici fra il 2006 e il 2016 solo per procurarsi denaro (e non a scopi terroristici) e un tentato omicidio. La Procura antiterrorismo tedesca però la sospetta per il coinvolgimento, insieme a due presunti complici (Ernst-Volker Staub e Burkhard Garweg), in un attentato dinamitardo a un carcere in costruzione a Weiterstadt, che il 27 marzo 1993 non causò vittime ma danni per l'equivalente di 60 milioni di euro attuali.

La donna inoltre è ricercata anche per un fallito attentato a un edificio della Deutsche Bank del febbraio 1990 e per un attacco con armi automatiche all'ambasciata statunitense a Bonn dello stesso mese del 1991. Sarebbe stata inoltre sulla scena dell'operazione antiterrorismo del giugno 1993 per l'arresto di Birgit Hogefeld a Bad Kleinen, in Meclemburgo, dove morirono un agente di polizia e un uomo della Raf.


Keystone
Il simbolo della Raf

La soffiata

Klette al momento dell'arresto ha esibito un documento che secondo la polizia della Bassa Sassonia, titolare delle indagini, "sembra essere un passaporto italiano". La sua autenticità "è attualmente in corso di verifica da parte di periti. L'esame richiederà del tempo", ha detto una portavoce. A Klette la polizia è arrivata grazie una soffiata e il suo arresto è stato definito "un grande successo" dalla ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser, la quale ha sottolineato che "nessuno deve sentirsi al sicuro nella clandestinità".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE