Berlino opera da ottobre controlli fissi ai confini, oltre che con la Confederazione, anche con Polonia e Repubblica Ceca contro l'immigrazione irregolare
Il Ministero dell'interno tedesco ha annunciato oggi la proroga fino al 15 giugno dei controlli alle frontiere con la Svizzera, la Polonia e la Repubblica Ceca. Obiettivo delle autorità tedesche è rafforzare la lotta all'immigrazione irregolare.
La Polizia federale potrà "continuare a impiegare in modo flessibile l'intera gamma di misure di polizia di frontiera fisse e mobili", ha spiegato la ministra dell'interno tedesca Nancy Faeser.
Berlino ha introdotto lo scorso mese di ottobre controlli fissi ai confini con Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera, a causa del netto aumento del numero di rifugiati in Germania. La misura è stata prolungata a più riprese.
Da allora, sono stati individuati quasi 23'000 ingressi non autorizzati e sono state attuate circa 13'000 "misure di prevenzione dell'ingresso o di interruzione del soggiorno", ha annunciato il ministero. Inoltre, sono stati arrestati 564 trafficanti di esseri umani.
Il numero di ingressi non autorizzati a livello nazionale è sceso da circa 21'000 a settembre a circa 6'700 a gennaio. "Le nostre misure stanno funzionando", ha riassunto Faeser. I controlli al confine tra Germania e Austria, già in vigore da tempo, continueranno almeno fino all'11 maggio.