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Critiche alla Pornostar Usa filo-palestinese in Iran

Attiviste accusano il regime di doppio standard: ‘Noi uccise per non porte il velo, lei ospite’. L’attrice: ‘Ero lì in vacanza’

La foto pubblicata sui social dalla pornodiva
(Whitney Wright)
6 febbraio 2024
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Una donna in tailleur pantalone, cappotto e hijab che posa accanto a una bandiera Usa stracciata e a mezz'asta fuori dall'ambasciata americana a Teheran, abbandonata dopo la crisi degli ostaggi del 1981. L'immagine postata dall'attrice hard filo-palestinese Whitney Wright dopo la sua visita in Iran ha mandato su tutte le furie esuli e attiviste iraniane che hanno accusato l'americana di propaganda e il regime di doppio standard. "La porno star americana Whitney Wright si trova in Iran, il mio Paese natale, dove le donne vengono uccise semplicemente perché mostrano i loro capelli e sono fedeli a se stesse", ha attaccato su X la dissidente, Masih Alinejad, rivendicando che "le donne iraniane non vogliono obbedire a una legge discriminatoria".

Nel settembre del 2022 la 22enne Mahsa Amini fu arrestata dalla cosiddetta "polizia morale" perché non indossava correttamente l'hijab ed è morta mentre si trovava in custodia. La tragedia ha scatenato un'ondata di proteste senza precedenti e da allora centinaia di attiviste e manifestanti sono rimasti uccisi. L'associazione Femme Azadi, un collettivo di donne iraniane con sede in Francia, ha accusato l'attrice di essere stata invitata "per promuovere la repubblica islamica". "Punite le donne di questo Paese in vari modi ma permettete a una porno star di fare la turista?", ha protestato l'attrice iraniana Setareh Pesiani.


NaughtyAmerica
La pornostar Whitney Wright

In base alla legge islamica in Iran chi recita in film o video porno può essere accusato di "corruzione sulla terra", reato che comporta la condanna a morte. Il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani, ha negato di essere a conoscenza del viaggio dell'attrice hard nel Paese ma ha sottolineato che, nonostante le tensioni politiche, "non è vietato" agli americani visitare l'Iran.

Secondo l'agenzia di stampa Tasnim, Wright non è stata invitata da nessuna organizzazione in Iran e i funzionari che le hanno rilasciato il visto "non erano a conoscenza del suo lavoro immorale e osceno". Da parte sua l'attrice, che dall'inizio della guerra a Gaza dopo gli attentati di Hamas ha pubblicato diversi post di sostegno alla "militanza armata contro Israele", ha risposto alle critiche sostenendo di aver semplicemente postato foto della sua vacanza. "Pubblicare foto del mio viaggio in Iran significa che sto diffondendo la propaganda iraniana?", ha scritto.

E ancora: "Condivido semplicemente ciò che ho visto dentro e fuori". A proposito della foto scattata fuori dall'ex ambasciata Usa, adesso trasformata in un museo gestito dalle Guardie della rivoluzione, ha sottolineato che si trattava "di immagini inedite non di un endorsement del governo"

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