Estero

Ventotto neonati prematuri portati da Gaza in Egitto

Vittime nel bombardamento di una clinica a Gaza. Non ancora in porto le trattative su ostaggi e cessate il fuoco

Arrivati a Rafah
(Keystone)
20 novembre 2023
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Tel Aviv/Gaza – Un ospedale è finito ancora una volta sotto il fuoco dei combattimenti nella Striscia di Gaza. Dodici persone sono state uccise in un attacco all’ospedale indonesiano nella parte settentrionale della striscia costiera, ha annunciato lunedì il ministero della Sanità controllato da Hamas. Tra le vittime anche diversi pazienti e i loro accompagnatori. Il ministero ha incolpato Israele per l’attacco. Nel frattempo, 28 dei neonati prematuri evacuati dall’ospedale al-Shifa di Gaza sono arrivati in Egitto per essere curati.

Una notizia secondo cui lunedì sarebbe iniziata una pausa nei combattimenti per liberare gli ostaggi detenuti da Hamas, non ha trovato conferma fino a sera inoltrata. Tuttavia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ipotizza che un accordo per la liberazione di molti ostaggi potrebbe essere a portata di mano. Quando a Washington un giornalista gli ha chiesto se un accordo del genere fosse prevedibile, Biden ha risposto: «Penso di sì». Domenica, il mediatore Qatar aveva riferito di progressi nei colloqui con Hamas e Israele per un accordo di questo tipo.

L’Indonesia condanna il bombardamento dell’ospedale

Secondo il Ministero della Sanità di Hamas, decine di altre persone sono rimaste ferite nel bombardamento dell’ospedale indonesiano. L’esercito israeliano ha inizialmente rifiutato di commentare. Le rivendicazioni di Hamas non hanno potuto essere verificate in modo indipendente.

Il governo indonesiano dal canto suo ha condannato con forza il bombardamento e ha accusato Israele. Si tratta di una «chiara violazione del diritto umanitario internazionale», ha dichiarato il ministro degli Esteri Retno Marsudi. La costruzione dell’ospedale è stata finanziata dal governo indonesiano.

Gli ospedali sono sempre al centro della guerra tra Hamas e Israele. L’esercito israeliano accusa il movimento islamista di utilizzare i nosocomi della Striscia di Gaza per scopi militari. Hamas, che è classificato come organizzazione terroristica dall’Unione europea e dagli Stati Uniti, lo nega.

Preoccupazione per l’operazione militare nell’ospedale indonesiano

L’esercito israeliano ha dichiarato che anche l’ospedale indonesiano era circondato da una “infrastruttura del terrore”. La struttura era stata costruita su un sistema di tunnel di Hamas, ad esempio. Non è stato possibile verificare in modo indipendente questa informazione. Tuttavia, le accuse hanno alimentato i timori di una possibile operazione nel complesso ospedaliero.

Testimoni oculari hanno riferito di aver visto carri armati israeliani stazionare non lontano dal nosocomio. Secondo il portavoce del Ministero della Sanità controllato da Hamas, 200 dipendenti e migliaia di sfollati si trovano ancora al suo interno. Non sono state fornite cifre esatte. «Abbiamo chiesto all’Organizzazione Mondiale della Sanità di evacuare i pazienti», ha dichiarato il portavoce.

La guerra è stata scatenata dal peggior massacro nella storia di Israele, compiuto da terroristi di Hamas e di altri gruppi estremisti il 7 ottobre in Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Più di 1’200 persone sono state uccise da parte israeliana e circa 240 ostaggi, tra cui alcuni tedeschi, sono stati portati a Gaza. Israele ha risposto con massicci attacchi aerei, un blocco della Striscia di Gaza e ha lanciato un’offensiva di terra alla fine di ottobre. Secondo Hamas, più di 13300 persone sono state uccise sin qui.

Medici senza frontiere: 70 morti dopo l’attacco aereo a Khan Younis

Secondo Medici senza frontiere, almeno 70 persone sono morte in seguito a un attacco aereo israeliano nella città di Khan Younis. Decine di pazienti, tra cui molti bambini e giovani, hanno dovuto essere curati per gravi ustioni all’ospedale Nasser domenica, ha dichiarato l’organizzazione umanitaria, citando il personale della clinica.

L’esercito israeliano non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulle notizie di attacchi nel sud della Striscia di Gaza. Il ministro della Difesa israeliano Joav Galant ha annunciato sabato che gli attacchi a Gaza si sarebbero presto estesi al sud della Striscia.

Trattative sugli ostaggi ancora in stand-by

A riaprire uno spiraglio per lo scambio dei prigionieri è stato, come detto, il presidente americano Joe Biden. L'intesa, che ha ancora molti punti in sospeso, secondo alcune indiscrezioni prevede lo scambio di una parte degli ostaggi israeliani - in particolare donne e bambini - con palestinesi detenuti nelle carceri dello Stato ebraico. Il rilascio avverrebbe in varie fasi e riguarderebbe circa 75 persone. A tutto questo sarebbe associato un cessate il fuoco umanitario tra i 3 e i 5 giorni.

Una fonte diplomatica citata da ‘Times of Israel’ ha spiegato che Hamas chiede il rilascio di 100 detenuti tra uomini e donne e una tregua di 5 giorni in cui l’esercito non dovrà usare i droni per tenere sotto controllo i movimenti della fazione islamica. Ma i nodi non sono pochi. La stessa Hamas in serata ha fatto sapere che non c'è ancora nulla di definitivo, accusando Benjamin Netanyahu di far slittare l'intesa ogni qual volta si avvicina, mentre Israele dubita che la fazione islamica sappia con certezza dove si trovino (e in quali condizioni siano) tutti gli ostaggi.

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