Israele

Il premier: ‘Siamo in guerra. Risponderemo con irruenza’

La Confederazione elvetica condanna gli attacchi missilistici. Mentre Swiss sospende i voli per Tel Aviv fino a nuovo avviso. Il nodo partita-Europei.

In sintesi:
  • Benyamin Netanyahu ha parlato di di una risposta di una tale ampiezza che il nemico non l'ha ancora conosciuta
  • Giovedì la Svizzera del calcio dovrebbe incontrare la formazione israeliana per le qualificazioni europee
È allarme guerra
(Keystone)
7 ottobre 2023
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"Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un'operazione, è proprio una guerra". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo, dopo l'attacco missilistico di Hamas, di aver dato l'ordine all'esercito di richiamare i riservisti e di "rispondere alla guerra con irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora". "Il nemico - ha sottolineato - pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo".

‘Cessate ogni violenza’

Nel frattempo presa di posizione della Svizzera. La Confederazione condanna gli attacchi in corso contro Israele e chiede che la sua popolazione civile venga protetta in ogni momento. Lo si legge in un commento diramato da parte del Dipartimento federale degli affari esteri: "Chiediamo che venga immediatamente cessata ogni violenza".

Il governo svizzero invita dunque ufficialmente i cittadini elvetici ad astenersi dal recarsi in Israele. "Fino a quando la situazione non sarà chiarita si sconsigliano viaggi turistici e altri viaggi non urgenti in Israele", afferma il Dipartimento federale degli affari esteri sul suo sito internet. "Non si può escludere un deterioramento della situazione della sicurezza", aggiungono i funzionari bernesi.

Chi deve recarsi in Israele per motivi impellenti è invitato a informarsi della situazione attuale attraverso i media e i tour operator, prima e durante il viaggio. Il Dfae mette anche in guardia dal partecipare a manifestazioni e ad assembramenti di persone. Gli spostamenti all'interno del Paese ebraico dovrebbero essere ridotti al minimo.

Swiss ha da parte sua sospeso fino a nuovo avviso i suoi voli per Tel Aviv a partire da sabato sera, 7 ottobre, sulla scia del deteriorarsi della situazione politica in Israele: dopo un esame approfondito delle condizioni di sicurezza verranno per contro operati due voli sabato pomeriggio (da Zurigo a Tel Aviv e da Tel Aviv a Zurigo), ha indicato la compagnia aerea a Keystone-Ats.

La partita in sospeso

Vi è poi il risvolto calcistico. La presa di posizione dell'Associazione svizzera di Football non si è fatta attendere con la programmazione giovedì, 12 ottobre, della partita fra Svizzera e Israele per le qualificazioni dei prossimi Campionati europei: «Con grande dispiacere abbiamo preso atto della situazione in Israele e degli attacchi missilistici notturni. L'Asf è in contatto con la Uefa, Fedpol e l'Ambasciata svizzera in Israele. La decisione se la partita Israele-Svizzera avrà luogo o no, spetta alla UEfa. Come previsto, la Nati si riunirà lunedì a Zurigo».

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