La Confederazione elvetica condanna gli attacchi missilistici. Mentre Swiss sospende i voli per Tel Aviv fino a nuovo avviso. Il nodo partita-Europei.
"Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un'operazione, è proprio una guerra". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo, dopo l'attacco missilistico di Hamas, di aver dato l'ordine all'esercito di richiamare i riservisti e di "rispondere alla guerra con irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora". "Il nemico - ha sottolineato - pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo".
Nel frattempo presa di posizione della Svizzera. La Confederazione condanna gli attacchi in corso contro Israele e chiede che la sua popolazione civile venga protetta in ogni momento. Lo si legge in un commento diramato da parte del Dipartimento federale degli affari esteri: "Chiediamo che venga immediatamente cessata ogni violenza".
Il governo svizzero invita dunque ufficialmente i cittadini elvetici ad astenersi dal recarsi in Israele. "Fino a quando la situazione non sarà chiarita si sconsigliano viaggi turistici e altri viaggi non urgenti in Israele", afferma il Dipartimento federale degli affari esteri sul suo sito internet. "Non si può escludere un deterioramento della situazione della sicurezza", aggiungono i funzionari bernesi.
Chi deve recarsi in Israele per motivi impellenti è invitato a informarsi della situazione attuale attraverso i media e i tour operator, prima e durante il viaggio. Il Dfae mette anche in guardia dal partecipare a manifestazioni e ad assembramenti di persone. Gli spostamenti all'interno del Paese ebraico dovrebbero essere ridotti al minimo.
Swiss ha da parte sua sospeso fino a nuovo avviso i suoi voli per Tel Aviv a partire da sabato sera, 7 ottobre, sulla scia del deteriorarsi della situazione politica in Israele: dopo un esame approfondito delle condizioni di sicurezza verranno per contro operati due voli sabato pomeriggio (da Zurigo a Tel Aviv e da Tel Aviv a Zurigo), ha indicato la compagnia aerea a Keystone-Ats.
Vi è poi il risvolto calcistico. La presa di posizione dell'Associazione svizzera di Football non si è fatta attendere con la programmazione giovedì, 12 ottobre, della partita fra Svizzera e Israele per le qualificazioni dei prossimi Campionati europei: «Con grande dispiacere abbiamo preso atto della situazione in Israele e degli attacchi missilistici notturni. L'Asf è in contatto con la Uefa, Fedpol e l'Ambasciata svizzera in Israele. La decisione se la partita Israele-Svizzera avrà luogo o no, spetta alla UEfa. Come previsto, la Nati si riunirà lunedì a Zurigo».