Con l'avvicinarsi dell'anniversario della morte della figlia e delle proteste antigovernative l'uomo era stato messo sotto sorveglianza
Amjad Amini, il padre di Mahsa, morta esattamente un anno fa a Teheran dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto, è stato arrestato mentre lasciava la sua abitazione a Saqqez. Lo fanno sapere la ong "Hengaw" e vari account di dissidenti iraniani sui social media.
Nei giorni scorsi, con l'avvicinarsi dell'anniversario della morte della figlia e delle proteste antigovernative che esplosero subito dopo, l'uomo era stato messo sotto sorveglianza e gli era stato chiesto di non tenere cerimonie per commemorare Mahsa.
Dopo essere stato messo in custodia, l'uomo è stato rilasciato ma successivamente messo agli arresti domiciliari assieme al resto della famiglia, hanno fatto sapere attivisti sui social media. La casa della famiglia Amini a Saqqez è da ieri blindata dagli agenti.
Nei giorni scorsi, Amjad Amini era stato convocato per almeno quattro volte dalle forze di sicurezza che gli hanno intimato di non rilasciare interviste e dichiarazioni e di non tenere cerimonie per la figlia nel giorno del primo anniversario della morte altrimenti sarebbe stato arrestato anche suo figlio Ashkan ma Amjad ha insistito ed espresso la volontà di commemorare Mahsa nel giorno dell'anniversario. Lo zio della ragazza morta un anno fa, Safa Aeli di 30 anni, era stato arrestato il 6 settembre e successivamente portato in una località sconosciuta.