la guerra in ucraina

Mosca: ‘Fermato sbarco di soldati in Crimea’

Zelensky: il caso Prigozhin dimostra che non si negozia con Putin. Pronto il Sarmat, il missile russo che può portare testate nucleari in tutto il mondo

Un’esercitazione ucraina nel Mar Nero
(Keystone)
1 settembre 2023
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La flotta russa del Mar Nero ha respinto il 29 e 30 agosto tentativi delle forze speciali ucraine di sbarcare sulla costa della Crimea. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe, affermando di avere ora il pieno controllo su questo mare. La flotta russa "ha messo in atto un controllo permanente della situazione del Mar Nero con tutti i tipi di ricognizione", ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, aggiungendo che "ciò ha permesso all'aviazione della flotta di sventare un tentativo delle forze ucraine per le operazioni speciali di sbarcare in Crimea per commettere atti di terrorismo il 29 e 30 agosto". Gli aerei russi, ha sottolineato il portavoce, hanno distrutto quattro motoscafi ucraini e ucciso "fino a 50 militari" di Kiev.

L’asso nella manica

Intanto, il nuovo missile strategico russo, il Sarmat, in grado di portare testate nucleari in qualsiasi angolo del mondo, è ormai sulle rampe di lancio. Ad annunciarne la messa in stato di operatività è stato oggi il capo dell'agenzia spaziale di Mosca, Yuri Borisov. Kiev tuttavia non si lascia impressionare e conferma di essere dietro all'attacco all'aeroporto militare russo di Pskov, a ben 700 chilometri dal confine ucraino, dove nella notte tra martedì e mercoledì sono stati colpiti alcuni giganteschi aerei da trasporto Ilyushin-76. Ma gli attacchi, ha affermato il capo dei servizi segreti militari ucraini Kyrylo Budanov, sono partiti dall'interno della stessa Russia.


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Una nave militare russa nel Mar Nero

Vladimir Putin intanto ha annunciato che "abbastanza presto" incontrerà il leader cinese Xi Jinping, dopo che nei giorni scorsi l'agenzia Bloomberg aveva parlato di una possibile visita del presidente russo a Pechino per partecipare al Belt and Road Forum di ottobre.

Il videocollegamento con l’Italia

Intanto Volodymyr Zelensky ribadisce ancora una volta che non è possibile trattare con Vladimir Putin. E lo fa da Cernobbio, in videocollegamento al Forum Ambrosetti, dopo aver assicurato che per Kiev "non c’è mai stato dubbio" sul sostegno di Roma alla lotta ucraina per tornare libera e indipendente. Una lotta che necessariamente deve passare dalle armi: "È impossibile negoziare con Putin perché non riesce a mantenere le sue stesse parole e promesse", ha sottolineato il presidente ucraino ricordando la fine del capo dei Wagner, Yevgeny Prigozhin.

"Se è vero che Putin lo ha ucciso - stiamo ancora aspettando conferma di questo - ci sta ulteriormente mostrando la sua debolezza. La promessa di certe garanzie a Prigozhin e poi la sua uccisione mostrano quanto deboli siano le parole di Putin", è l'affondo del leader ucraino lanciato di fronte al gotha di economia, finanza e politica riunito a Villa d'Este. "Tutto questo conferma che non possiamo fidarci di Putin e che la sua parola non vale nulla. Aveva paura di Prigozhin e quindi lo ha gestito come abbiamo visto", ha rincarato Zelensky, aggiungendo che "non c'è forza dall'altra parte del fronte, stanno solo commettendo crimini contro l'umanità, il mondo vede tutto questo. Vediamo la debolezza, non forza, anche quando cercano di creare caos in Africa. Non stanno dimostrando di essere forti ma di distrarre il mondo. Il terrore non significa forza", ha sottolineato.


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Volodymir Zelensky

Piani per uccidere il presidente

Mentre da Kiev il capo dell'intelligence militare Kyrylo Budanov ha denunciato che Mosca ha messo a punto "diversi" piani per assassinare il presidente ucraino, fortunatamente invano. "Diverse volte hanno preparato seriamente alcune operazioni. Molto seriamente - ha affermato Budanov -. Hanno pianificato attentamente l'omicidio e svolto attività preparatorie. Alla fine però si può vedere che i servizi ucraini stanno lavorando abbastanza efficacemente, perché questo non è successo".

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