medio oriente

Battaglia in Cisgiordania, 5 palestinesi uccisi

Blitz dell'esercito a Jenin. L’Anp: ‘Fermate la follia israeliana’. Quasi 100 feriti (7 dei quali sono militari israeliani)

La rivolta palestinese a Jenin
(Keystone)
19 giugno 2023
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Violenti scontri presto diventati una vera e propria battaglia a Jenin, nel Nord della Cisgiordania. Il bilancio finale è di 5 morti con oltre 90 feriti tra i palestinesi e almeno 7 militari israeliani (due soldati e cinque agenti di frontiera) in ospedale, visitati oggi dal premier Benyamin Netanyahu. Una battaglia durata quasi 13 ore che ha visto - prima volta in almeno due decenni - l'intervento di un Apache israeliano che, secondo il portavoce militare, ha aperto il fuoco (almeno un razzo) a protezione dei soldati evacuati da un mezzo militare colpito da un ordigno esplosivo lanciato dai miliziani armati palestinesi.


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Al riparo dagli scontri

Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente Abu Mazen, ha rivolto un appello alla comunità internazionale per fermare "la follia israeliana". Gli eventi sono cominciati durante l'operazione dell'esercito diretta - come ha spiegato il portavoce militare - all'arresto di due ricercati nel campo profughi della città.

Uno di questi è il figlio di uno dei maggiori esponenti di Hamas in Cisgiordania, Jamal Abu al-Hija, che si trova in carcere in Israele. Subito dopo sono cominciati i violenti scontri. Il ministro della Sanità palestinese ha identificato i morti in Khaled Azzam Darwish (21 anni), Ahmed Yusef Saqr (15) e Ahmed Daraghmeh (19). La Jihad islamica ha successivamente rivendicato che Abu Sariya, Jabareen e Daraghmeh erano membri della locale ala armata del gruppo, così come l'esplosivo tirato nella parte bassa del veicolo israeliano.

Colpita anche una 15enne

Tra i feriti palestinesi - secondo la Wafa - anche una minore di 15 anni colpita da un proiettile israeliano e un cameraman palestinese raggiunto al ventre mentre riprendeva gli incidenti dal tetto di una casa.


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Si alzano polvere e fumo dopo l’attacco israeliano

Sempre secondo l'agenzia palestinese sono stati circa 120 i veicoli militari impiegati nell'intervento a Jenin. Il portavoce dell'esercito ha descritto la situazione spiegando che dopo l'arresto dei due ricercati "è stato lanciato un grande numero di ordigni esplosivi contro i soldati, che hanno risposto". Il veicolo militare "è stato colpito da un ordigno esplosivo mentre usciva dalla città": a quel punto c'è stato l'intervento aereo che, "dopo aver identificato uomini armati", ha aperto il fuoco "in modo da favorire l'uscita dei militari".

"Nei confronti del popolo palestinese - ha accusato su Twitter Hussein al-Sheikh, segretario generale dell'Olp - è stata lanciata dalle forze degli occupanti una guerra aperta che è politica, di sicurezza ed economica". Il ministro delle Finanze e leader di Sionismo religioso Bezalel Smotrich ha ribattuto chiedendo che l'esercito lanci "una vasta campagna militare in Cisgiordania". L'Ue da parte sua si è detta "fortemente preoccupata" per quanto successo a Jenin. "Le operazioni militari - è stato il monito di Bruxelles - devono essere proporzionate e in linea con il diritto umanitario internazionale".