medio oriente

Blitz di Israele a Jenin, uccisi almeno sei palestinesi

Tra i morti anche l’attentatore di Huwara. Anp: ‘Da Tel Aviv è guerra totale’

Gli scontri a Jenin (Keystone)

Almeno sei palestinesi uccisi e più di 20 feriti, di cui alcuni gravi. Questo il bilancio di quanto avvenuto nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania nel corso di un’operazione militare dell’esercito israeliano a caccia di ricercati implicati in atti di terrorismo. Soprattutto di quello ritenuto responsabile dell’attentato mortale che, il 26 febbraio scorso, ad Huwara (vicino Nablus) lasciò sul campo i due giovani fratelli israeliani Hillel e Yagal Yaniv e innescò una violenta reazione di coloni estremisti culminata in scontri, nell’incendio di edifici e veicoli nella cittadina e nella morte di un palestinese. L’esercito (ma anche fonti palestinesi) ha confermato che tra gli uccisi c’è appunto Abdel Fattah Gharusha (49 anni), operativo di Hamas, ritenuto il principale autore di quell’attacco.

Arresti a Nablus

In un’operazione parallela a Nablus l’esercito ha annunciato di aver arrestato di due figli di Gharusha, Khaled e Mahmad, sospettati di aver aiutato il padre nella programmazione dell’attentato terroristico. Il blitz israeliano ha immediatamente rialzato la tensione in Cisgiordania già in ebollizione da settimane.

Nabil Abu Rudeinah, portavoce del presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, ha condannato l’operazione di Israele: "le uccisioni quotidiane contro la nostra gente sono una guerra totale e la distruzione di ogni cosa". Il premier Benyamin Netanyahu ha invece salutato "i combattenti coraggiosi che hanno agito in maniera chirurgica nella tana degli assassini. Mi congratulo con loro e auguro pronta guarigione ai nostri militari feriti in combattimento".


Un momento del raid israeliano (Keystone)

L’esercito ha spiegato di aver usato nel corso dell’operazione missili a spalla sparati verso l’edificio dove il miliziano di Hamas si nascondeva. E ha aggiunto che durante l’operazione uomini armati hanno sparato in modo intenso verso i soldati che hanno risposto. Inoltre sono stati lanciati ordigni esplosivi e sono avvenuti "violenti scontri" con manifestanti e che due droni sono stati abbattuti: episodio quest’ultimo sul quale i militari hanno aperto una inchiesta. In quelle circostanze - ha aggiunto - sono stati feriti in modo leggero due componenti delle forze speciali israeliane impiegate durante l’azione.

Scontro a fuoco

La Brigata Jenin - una libera affiliazione di militanti di diverse organizzazioni all’opera nel nord della Cisgiordania - in una dichiarazione, citata da Haaretz, ha sostenuto che i suoi militanti hanno scambiato colpi di arma da fuoco con le truppe israeliane.

Il ministero della Sanità palestinese ha identificato gli altri uccisi in Muhammad Wael Ghazawi (26 anni), Tariq Ziad Mustafa Natour (27) Ziad Amin Zaraini (29) Mutasim Nasser Sabbagh (22) e Muhammad Ahmad Salim Khalouf (22) Rudeinah ha addossato la responsabilità "di questa pericolosa escalation" al governo israeliano" che rischia "di far esplodere la situazione e di vanificare tutti gli sforzi volti a ripristinare la stabilità". Il portavoce ha ribadito la richiesta di intervento degli Usa per "fare pressione sul governo israeliano affinché fermi i suoi crimini e le continue aggressioni contro il nostro popolo".

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