Estero

Allarme di Legambiente: sulle Alpi il 53% di neve in meno

Come la scorsa estate, laghi e fiumi sono in forte sofferenza, quasi in secca. Il Po accusa un deficit idrico del 61%

Il Po come si presentava la scorsa estate
(Keystone)
21 febbraio 2023
|

In Italia, la neve si è dimezzata sulle Alpi, laghi e fiumi sono in forte sofferenza, quasi in secca come la scorsa estate, mentre i corsi d’acqua hanno raggiunto uno stato di severità idrica ‘media’ in tre delle sette autorità di distretto del Fiume Po, dell’Appennino settentrionale e dell’Appennino centrale.

È il quadro delineato dall’associazione italiana Legambiente che reputa "preoccupante la carenza di neve, con il 53% in meno sull’Arco alpino, e in particolare il bacino del Po, con un deficit del 61%", secondo i dati di Cima Research Foundation. L’associazione ambientalista lancia quindi un appello al governo italiano, indicando le priorità per una strategia nazionale idrica.

Legambiente pensa a una strategia strutturata in otto punti, con interventi di breve, medio e lungo periodo che favoriscano da una parte l’adattamento ai cambiamenti climatici, e dall’altro permettano di ridurre da subito i prelievi di acqua evitandone anche gli sprechi. A partire dai prossimi mesi, infatti, spiega l’associazione, "la domanda di acqua per uso agricolo si aggiungerà agli attuali usi civili e industriali che sono già in sofferenza e il fabbisogno idrico nazionale sarà insostenibile rispetto alla reale disponibilità".

"Il 2023 è appena iniziato, ma sta mostrando segnali preoccupanti in termini di eventi climatici estremi, livelli di siccità. Bisogna da subito ridurre i prelievi nei diversi settori e per i diversi usi prima di raggiungere il punto di non ritorno. Serve poi adottare una strategia idrica nazionale che abbia un approccio circolare", spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE