Parole del governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï. Zelensky conferma su Telegram, e si dice ‘grato a tutte le nostre città eroiche’
La temuta operazione russa nell’Est è cominciata. Ed è "un’inferno". L’allarme è arrivato in tarda serata governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï che parla di combattimenti "incessanti" in diverse città mentre le sirene d’allarme risuonano in tutto il Paese. Passano pochi minuti ed è lo stesso presidente ucraino a confermare ciò che si temeva da settimane: "Possiamo ora affermare – scrive su Telegram Vlodymyr Zelensky – che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbass, per la quale si stavano preparando da tempo. Una grande parte dell’esercito russo è ormai consacrato a questa offensiva".
Dice ancora il presidente: "Non importa quanti soldati i russi hanno portato, noi combatteremo. Noi ci difenderemo. Sono grato a tutti i nostri combattenti, a tutte le nostre città eroiche nel Donbass, a Mariupol, così come alle città della regione di Kharkiv che si difendono, che difendono il destino di tutta l’Ucraina, frenando le forze degli invasori".
Il leader ucraino ha rivolto un pensiero alle città di Rubizhne, Popasna, Zolote, Lysychansk, Severodonetsk, Kramatorsk, "e tutti coloro che sono stati con l’Ucraina in tutti questi anni e per sempre".
Nel frattempo, diverse esplosioni sono state udite a Mykolaiv, a est di Odessa. Lo ha scritto su Facebook il sindaco della città, Oleksandr Sienkevych, secondo quanto riporta Ukrinform. "Stiamo facendo chiarezza sulla situazione. Domattina fornirò gli aggiornamenti", ha aggiunto.