L’Ocse: produzione raddoppiata in 20 anni, serve una regolamentazione globale. Il Wwf vuole un trattato internazionale
Roma – Negli ultimi 20 anni il mondo ha raddoppiato i rifiuti di plastica ma dei 353 milioni di tonnellate del 2019 è riuscito a riciclare solo il 9%; il resto è finito in inceneritori (19%), in discariche autorizzate (50%), bruciato a cielo aperto, finito in discariche selvagge o comunque abbandonato nell’ambiente (22%), soprattutto nei paesi più poveri. L’allarme arriva dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che lancia un appello per "una soluzione mondiale coordinata", "un Trattato internazionale" sollecita il Wwf, a una settimana dai colloqui delle Nazioni Unite proprio sul tema – con l’assemblea Onu sull’ambiente (Unea) e il programma sull’ambiente (Unep) – dal 28 febbraio al 4 marzo.
Il rapporto "Global Plastic Outlook" (Prospettive globali sulla Plastica) dell’organizzazione con sede a Parigi fa il punto sulla produzione di plastica, arrivata a 460 milioni di tonnellate nel 2019, e sulla "cattiva gestione" dei rifiuti, molto lontana dalla virtuosa economia circolare.
Il consumo di plastica è quadruplicato negli ultimi 30 anni, trainato dalla crescita nei mercati emergenti, dice il rapporto precisando che quasi la metà di tutti i rifiuti di plastica viene generata nei 38 paesi dell’Ocse. Ogni anno se ne producono a persona 221 chilogrammi negli Stati Uniti e 114 nei paesi europei dell’Organizzazione, fino a 69 chili, in media, in Giappone e Corea.
Sul banco degli imputati ci sono le macroplastiche, ma molto pericolose sono anche le microplastiche che arrivano anche da tessuti sintetici e usura degli pneumatici. Nei fiumi si sono accumulati, secondo l’Ocse, 109 milioni di tonnellate di plastica e negli oceani 30 milioni. Nel 2019, la plastica ha prodotto 1,8 miliardi di tonnellate di gas serra (3,4% del totale), di cui il 90% dalla loro produzione da combustibili fossili.
La pandemia di Covid-19, fra mascherine e imballaggi di cibo da asporto, ad esempio, ha visto aumentare i rifiuti di plastica monouso nel 2020, dice l’Ocse che suggerisce una cooperazione internazionale per ridurre la produzione di plastica, aumentare il mercato di quella riciclata (che è solo il 6% del totale perché più costosa), e nuove tecnologie.