italia

Il giuramento di Mattarella: ‘Non potevo sottrarmi’

Il presidente della Repubblica: ‘Restano molte urgenze, sanitaria, economiche e sociali. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi’

Insediamento dall’alto, accanto a Draghi
(Keystone)
3 febbraio 2022
|

Una parola, dignità, ripetuta diciotto volte a scandire un finale in crescendo del discorso di insediamento: così Sergio Mattarella ha parlato alle Camere riunite di nuovo da presidente della Repubblica. Dopo aver giurato, ha ricordato anzitutto il periodo ‘travagliato’, anche per lui, che ha preceduto la rielezione.

Poi l’ampia maggioranza che sostiene il governo Draghi, ha fatto riferimento agli studenti che protestano, ha chiesto che non si ripetano episodi come quello della morte del giovane Lorenzo, ha citato Papa Francesco, Monica Vitti e David Sassoli, e ha dedicato un capitolo alla necessità della riforma della giustizia. Spazio anche alle attese dei cittadini in sofferenza, alle disuguaglianze che devono venire meno, all’esempio dei medici e alla necessità di assumersi le responsabilità anche per le future generazioni.


Insediamento dall’alto, accanto a Draghi (Keystone)

‘Grazie per la fiducia’

“Il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni – ha esordito – hanno fatto la loro scelta. È per me una nuova chiamata – inattesa – alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi”. “Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica”. Sono stati “momenti travagliati per tutti, anche per me”, ha detto.

Le attese degli italiani “sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana”, ha sottolineato aggiungendo che “è questa stessa consapevolezza la ragione del mio sì e sarà al centro del mio impegno”.


Il giuramento di Mattarella (Keystone)

“Nel momento in cui i Presidenti di Camera e Senato mi hanno comunicato l’esito della votazione, ho parlato delle urgenze – sanitaria, economica e sociale – che ci interpellano. Non possiamo permetterci ritardi, né incertezze”, ha detto Mattarella sottolineando che la “lotta contro il virus non è conclusa, la campagna di vaccinazione ha molto ridotto i rischi ma non ci sono consentite disattenzioni”. “Dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l’Italia del dopo emergenza. È ancora tempo di un impegno comune per rendere più forte l’Italia, ben oltre le difficoltà del momento. Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano”.

‘Fase straordinaria’

“Viviamo in una fase straordinaria in cui l’agenda politica è in gran parte definita dalla strategia condivisa in sede europea. L’Italia è al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa. Siamo i maggiori beneficiari del programma Next Generation e dobbiamo rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale”.


Le Frecce Tricolori per omaggiare il presidente (Keystone)

“Su tutti questi temi – all’interno e nella dimensione internazionale – è intensamente impegnato il Governo guidato dal Presidente Draghi; nato, con ampio sostegno parlamentare, nel pieno dell’emergenza e ora proiettato a superarla, ponendo le basi di una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese e dell’Europa. Al Governo esprimo un convinto ringraziamento e gli auguri di buon lavoro”. Un applauso si è levato dall’Aula della Camera quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha citato il governo Draghi ringraziandolo e augurandogli buon lavoro.

L’apporto dell’Italia

“Rafforzare l’Italia significa anche, metterla in grado di orientare il processo per rilanciare l’Europa, affinché questa divenga più efficiente e giusta; rendendo stabile e strutturale la svolta che è stata compiuta nei giorni più impegnativi della pandemia. L’apporto dell’Italia non può mancare: servono idee, proposte, coerenza negli impegni assunti”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Parlamento. “La Conferenza sul futuro dell’Europa non può risolversi in un grigio passaggio privo di visione storica ma deve essere l’occasione per definire, con coraggio, una Ue protagonista nella comunità internazionale”.

“Quel che appare necessario – nell’indispensabile dialogo collaborativo tra Governo e Parlamento è che – particolarmente sugli atti fondamentali di governo del Paese – il Parlamento sia sempre posto in condizione di poterli esaminare e valutare con tempi adeguati. La forzata compressione dei tempi parlamentari rappresenta un rischio non certo minore di ingiustificate e dannose dilatazioni dei tempi. Appare anche necessario un ricorso ordinato alle diverse fonti normative, rispettoso dei limiti posti dalla Costituzione”. Una standing ovation unanime ha segnato il passaggio in cui il presidente Mattarella ha sottolineato la necessità per il Parlamento di esaminare gli atti del governo.


Mattarella con Elisabetta Belloni (Keystone)

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE