Estero

Israele, due bambini arabi ustionati da molotov

L'episodio è avvenuto a Tel Aviv. Disordini a Gerusalemme est, Lod e ad Akko-S. Giovanni d'Acri

(Keystone)
15 maggio 2021
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Non si ferma l'ondata di violenze fra ebrei e arabi nelle città a popolazione mista di Israele. La scorsa notte nel rione Ajami di Jaffa (Tel Aviv) una bottiglia incendiaria ha scatenato un incendio nell'appartamento di una famiglia araba. Un bambino di 12 anni è stato ustionato in maniera grave e il fratello in modo medio.

Nella stessa città, facinorosi arabi hanno aggredito due cronisti televisivi ebrei. Disordini anche a Gerusalemme est, dove gruppi di arabi hanno attaccato e incendiato una volante della polizia.

Altri episodi di violenza sono stati segnalati a Lod (bottiglie incendiarie lanciate presso una moschea) e ad Akko-S. Giovanni d'Acri (distrutto il magazzino di un teatro a gestione congiunta arabo- ebraica). In Cisgiordania, ha riferito la radio militare, oltre 40 incendi sono stati attizzati con molotov da palestinesi nelle vicinanze di insediamenti o di basi militari.

Ieri il premier Benjamin Netanyahu ha definito "terroristi" quei facinorosi, ebrei o arabi, che compiono attacchi del genere e ha ordinato allo Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) di mobilitarsi per arginare le violenze. Oggi intanto gli arabi di Israele ricordano con manifestazioni la giornata della 'Nakba' (il disastro), ossia l'anniversario del 15 maggio 1948 in cui fu fondato Israele. La polizia resta in stato di massima allerta.

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