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Uomo o donna, decidi

Respinto il ricorso di una transgender, Londra esclude il passaporto 'neutro'

10 marzo 2020
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Londra - Niente passaporto neutro nel Regno Unito: la norma che impone d'indicare il proprio genere come maschile o femminile resta al momento legittima. Lo hanno stabilito i giudici di una corte d'appello britannica, respingendo - come già aveva fatto a giugno in primo grado l'alta corte - un ricorso presentato da Christie Elan-Cane, transgender e attivista impegnata da anni su questo fronte. Elan-Cane chiedeva di potersi identificare come appartenente a un terzo "genere X" sul documento, considerando l'attuale distinzione maschio-femmina come "intrinsecamente discriminatoria". Ma le tesi dei suoi avvocati, secondo cui le regole in vigore tradizionalmente nel Regno sarebbero state in contrasto con le leggi fondamentali britanniche e le norme internazionali sui diritti umani sono state respinte dalla corte.

Al contenzioso fa da sfondo una più generale polemica etica e politica sui diritti rivendicati dal mondo transgender nel Regno, non senza critiche da parte dei movimenti femministi. Diritti su cui si sono fra l'altro impegnate - fino alla minaccia futura di espulsione dal Labour di chi li nega - due pretendenti alla leadership laburista, Lisa Nandy e Rebecca Long-Bailey, salvo un parziale ripensamento della prima; e rispetto ai quali ha invece preferito sottrarsi il candidato favorito alla successione di Jeremy Corbyn, Keir Starmer, considerando alla stregua di un'esagerazione ideologica il modo in cui questa battaglia viene portata avanti.

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