Estero

Oltre 200 morti in Cina per il coronavirus, due casi in Italia

Si aggrava il bilancio dell'epidemia. Cresce in diversi paesi il numero di persone infettate. Il premier Conte: chiudiamo il traffico aereo da e per la Cina.

(Keystone)
31 gennaio 2020
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Pechino – È di 213 morti e 2mila nuovi casi di infezioni confermate in Cina il bilancio dell'epidemia di coronavirus. Lo rende noto la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese, specificando che 42 delle 43 nuove vittime sono state registrate nella provincia dell'Hubei da dove è iniziato il contagio. Intanto si registrano i primi due casi accertati in Italia.

Gli ultimi dati dell'Nhc segnalano una stabile crescita in Cina di decessi e di nuovi casi, malgrado la stretta delle regole sulla quarantena imposta una settimana fa nell'Hubei e alla sua capitale Wuhan, focolaio dell'epidemia.

I nuovi contagi accertati solo ieri si sono attestati a 1'982, portando il totale a ridosso delle 10mila unità, a quota 9'692, quando le persone tenute sotto osservazione sono circa 102mila a causa di possibili sintomi della misteriosa polmonite.

L'Oms

Ieri l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha nuovamente fatto il punto. L'agenzia dell'Onu ha dichiarato l'epidemia un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Tuttavia, ha affermato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, "non raccomanda di limitare i viaggi, il commercio e il movimento (della popolazione) e si oppone persino a qualsiasi restrizione di viaggio".

Primi due casi in Italia

Il coronavirus è arrivato ufficialmente anche in Italia: positiva ai test una coppia di turisti cinesi ora ricoverata a Roma. Provenienti da Wuhan, erano atterrati a Milano il 23 gennaio e avevano fatto alcune tappe intermedie prima di arrivare 4 giorni fa in un hotel della capitale italiana.

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina. Vi sarebbe un caso sospetto anche in Veneto: un minore del Trevigiano rientrato da un viaggio in territorio cinese.

Sono invece risultati negativi i test sui turisti a bordo della Costa Smeralda, che riparte oggi da Civitavecchia, mentre sono ancora in corso le trattative sul rientro degli italiani da Wuhan.

Giappone

Alle persone a cui verrà riscontrato di aver contratto il nuovo coronavirus cinese non sarà consentito di entrare in Giappone, ha detto il premier nipponico Shinzo Abe. Il numero ufficiale dei casi di persone infettate in Giappone, inclusi i cittadini stranieri, è intanto salito a 14.

Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno emesso ieri un avviso in cui chiedono agli americani di non viaggiare in Cina. "I viaggiatori dovranno aspettarsi che vengano introdotte restrizioni di viaggio improvvisamente e senza preavviso. I vettori commerciali hanno tagliato o sospeso le rotte da o verso la Cina", spiega il Dipartimento di Stato sul suo sito web.

Gli americani "attualmente in Cina dovrebbero esplorare la possibilità di lasciare il Paese con mezzi commerciali. Il Dipartimento di Stato ha chiesto che tutti i dipendenti non essenziali del governo degli Stati Uniti rimandino i loro viaggi in Cina a causa del nuovo coronavirus.

Back to Wuhan

La Cina userà aerei charter per il rimpatrio dei concittadini residenti nella provincia dell'Hubei che si trovano all'estero, nel mezzo dell'epidemia di coronavirus che ha come focolaio la capitale provinciale Wuhan.

"Alla luce delle difficoltà pratiche recentemente incontrate all'estero dai cittadini dell'Hubei, in particolare di Wuhan, il governo ha deciso di inviare voli charter civili per rimpatriarli il più presto possibile", ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ripresa dal Quotidiano del Popolo.

 

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