Estero

Ora il virus cinese preoccupa mezzo mondo

Dopo il primo caso negli Stati Uniti, crescono i timori anche in vista dell'aumento dei viaggi da e per la Cina in occasione delle imminenti celebrazioni del Capodanno cinese

Il Centro europeo per il controllo delle malattie ha innalzato da “basso” a “moderato” (Keystone)
21 gennaio 2020
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Continuano ad aumentare in Cina i casi legati al nuovo coronavirus, e soprattutto è confermata la sua trasmissibilità da uomo a uomo. I casi riconosciuti dall’autorità sono 291, e le vittime sono salite a sei da quando il virus, analogo a quello della Sars, ha fatto la sua prima comparsa nella città di Wuhan, lo scorso 31 dicembre. Un primo caso è stato segnalato anche negli Stati Uniti, come ha anticipato la Cnn. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando ad una fonte federale. Il paziente, che era stato ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente a Wuhan. Ed un primo caso si è registrato pure a Taiwan, dopo quelli a Pechino e Guandong in Cina, e poi in Thailandia, Giappone, Corea del Sud, Australia. 

I timori stanno dunque crescendo come non avveniva nei primi giorni di conoscenza dei contagi. Soprattutto perché lunedì gli stessi esperti della Commissione salute cinese hanno confermato che il virus è trasmissibile da uomo a uomo: l’infezione contratta da quattordici infermieri fa inoltre temere epidemie negli ospedali. 

E se il Centro europeo per il controllo delle malattie ha innalzato da “basso” a “moderato” il rischio dell’arrivo del virus in Europa, è anche vero che tale probabilità potrebbe aumentare con le imminenti celebrazioni del Capodanno cinese, previste tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, in conseguenza dell’aumento dei viaggi da e per la Cina. In Europa sono tre gli aeroporti che hanno voli diretti con Wuhan (Roma, Parigi e Londra), mentre altri hanno connessioni indirette. Sono scattati i controlli sui passeggeri in arrivo dalla Cina anche nei tre grandi aeroporti internazionali Usa, il John F. Kennedy International di New York, il San Francisco International Airport e il Los Angeles International Airport. È attesa infine la riunione del Comitato d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità, convocata per oggi a Ginevra, in occasione della quale si dovrà decidere se il virus è una “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”.  

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