Estero

Lo sciopero del clima unisce città e continenti

Cortei in Svizzera, Belgio, Francia e Argentina. Migliaia di giovani hanno chiesto misure immediate per salvare il pianeta e contestato il Black Friday

((Keystone))
29 novembre 2019
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Migliaia di giovani (e meno) in corteo per le strade di decine di città europee (e sudamericane) per chiedere un'azione incisiva sul clima. In occasione del quarto sciopero globale per l'ambiente, i partecipanti hanno  voluto aumentare la pressione sui rispettivi governi per renderli attenti della necessità di adottare misure antinquinamento immediate. I cortei si sono svolti proprio a pochi giorni dalla 25esima conferenza sul clima delle Nazioni Unite che inizierà lunedì a Madrid.

In Belgio una roadmap per eliminare i sussidi alle energie fossili

In Belgio i giovani hanno manifestato a Bruxelles, Namur, Anversa, Gand, Malines, Hasselt e LovanioNelle stesse ore, il Consiglio dei ministri ha annunciato l'approvazione delle misure federali contenute nel Piano nazionale per l'energia e il clima al 2030, che i Paesi Ue sono tenuti a inviare alla Commissione europea entro la fine dell'anno. Tale piano dovrebbe permettere al Belgio di ridurre almeno del 35% le emissioni di gas a effetto serra entro il prossimo decennio, contribuendo anche all'obiettivo europeo di aumentare la quota di energie rinnovabili utilizzate fino al 32% del consumo totale. Fra le misure previste c'è una nuova roadmap per eliminare i sussidi alle energie fossili nel 2030 e un investimento di 35 miliardi di euro nella rete ferroviaria, che potrebbe essere dotata anche di treni alimentati a idrogeno. A Bruxelles, tra l'altro, il Parlamento europeo terrà una sessione plenaria straordinaria l'11 dicembre per discutere il "Green deal" europeo. Lo rende noto l'Eurocamera, dopo la decisione presa ieri dalla Conferenza dei presidenti. Il summit, che si terrà tra le 14 e le 16, permetterà di presentare al Parlamento europeo in tempi strettissimi la comunicazione della Commissione Ue sul "Green deal", dopo che quest'ultima sarà adottata dall'esecutivo Ue.


In Francia dal 'Black' al 'Block Friday'

In Francia, la mobilitazione dei giovani per il clima si estende anche a città di piccole e medie dimensioni, come Avignone e Rennes o Angers, in occasione della quarta giornata di "sciopero" globale voluto da Fridays For Future, il movimento di Greta Thunberg, per sollecitare misure contro l'emergenza climatica. Soprattutto, per questa nuova giornata di proteste, i giovani francesi hanno approfittato della coincidenza con il "Black Friday" per denunciare l'impatto sul pianeta del consumismo sfrenato."Oggi la gioventù scende in piazza per il clima e contro l'eccessivo consumismo", scrive Youth For Climate France, diffondendo su Twitter le immagini di un corteo di giovani a Bayonne, nel sud-ovest del Paese. Ad Avignone, i giovani brandivano un grande cartellone con la scritta "Block Friday". Mentre a Rennes è stato temporaneamente bloccato l'accesso alle Galeries Lafayette, tra le catene di Grandi magazzini più celebri del Paese. Ma i cortei e le azioni di disobbedienza civile riguardano anche tanti altri piccoli centri: Macon, Saint-Chély-d'Apcher o Blay. Città generalmente poco abituate alle manifestazioni. 

A Berna l'obiettivo è la riduzione del CO2

Diverse centinaia di persone - per la maggior parte giovani - hanno partecipato oggi a Berna a una manifestazione per il clima. Nel giorno del "Black Friday" i dimostranti hanno chiesto in particolare un maggior contenimento dei consumi e misure più efficaci per l'ambiente. Sotto la pioggia hanno scandito slogan come "meno CO2, più obiettivi per il clima". I partecipanti alla manifestazione hanno accolto positivamente il fatto che ieri il Parlamento europeo abbia dichiarato l'emergenza climatica per l'Europa. Con una tale azione simbolica anche la Svizzera deve esercitare pressione, hanno sottolineato. Con gli striscioni i giovani si sono scagliati anche contro il cosiddetto "Black Friday". L'usanza americana - per la quale molti negozi offrono sconti il venerdì dopo il ringraziamento per stimolare il consumo - è giunta anche in Svizzera. I giovani si sono espressi contro il consumo superfluo a spese dell'ambiente.

In Argentina è 'Alianza por el clima' 

Numerose organizzazioni sociali e ambientaliste si sono date appuntamento oggi davanti al Parlamento a Buenos Aires, in Argentina, in adesione al quarto Sciopero mondiale per il Clima. Per effetto del "fenomeno Greta", negli ultimi tempi si sono moltiplicate su tutto il territorio argentino organizzazioni, soprattutto animate da giovani, che si battono per la difesa strenua dell'ambiente. Fra queste "Jóvenes por el Clima", "Fridays for Future Argentina", "Alianza por el Clima", ed anche una filiale locale di "Extinction Rebellion". La manifestazione, che si tiene alla vigilia del Vertice sul Clima di Madrid, comincerà alle 17 (le 21 svizzere) con chiare rivendicazioni di rapida attuazione della legge recentemente approvata per finanziare le azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, l'accelerazione di una transizione basata su fonti rinnovabili nonché una denuncia di un sistema economico che spinge alla sovrapproduzione e al consumismo. All'appuntamento interverranno rappresentanti dei popoli originari argentini, organizzazioni di quartiere, cooperative di riciclatori urbani, esponenti della comunità scientifica, lavoratori e studenti. Il tutto accompagnato da stand di prodotti alimentari biologici, musica e stage di formazione artigianale. In particolare, nel quadro dell'iniziativa, il movimento "Fridays for Future Argentina" chiama i partecipanti a protestare per l'iniziativa del "Black Friday", denunciando che "la sovrapproduzione ed il consumismo sono responsabili del saccheggio indiscriminato delle risorse naturali, della disuguaglianza economica e sociale e quindi della crisi ambientale che stiamo soffrendo".
 
 


 

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