I militanti Cinquestelle approvano il governo col Pd

Alla fine il governo giallorosso esce indenne dal giudizio dei militanti Cinquestelle. La consultazione indetta su Rousseau – il discusso 'sistema operativo' del Movimento 5 Stelle, già sanzionato dal Garante della privacy per la sua opacità e manipolabilità – fornisce un risultato netto: 79.3% dei votanti approva il nuovo governo. Partecipazione molto elevata – "storica" secondo il M5s – con 79mila clic. Lo ha reso noto  Il Vicepresidente dell'Interno uscente Luigi Di Maio, che incassa così anche un significativo sostegno al suo ruolo di capo politico.

La notizia è giunta con significativo ritardo: il voto si è concluso alle 18, e da Rousseau si era promesso un risultato in poche decine di minuti. Il silenzio – spiegato coi "tempi tecnici" di certificazione notarile – è durato invece fino alle 19.20. 

Domani mattina il Presidente del consiglio incaricato Giuseppe Conte dovrebbe incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sottoporgli la lista dei ministri. Intanto i pentastellati hanno fatto circolare una bozza di 26 punti che dovrebbe costituire la bozza del programma di governo, anche se il Pd si è affrettato a sottolineare se si tratta di un documento temporaneo e parviale. In cima alla lista la legge di bilancio 2020, con l'impegno a sterilizzare l'aumento dell'Iva, in fondo l'impegno a "collaborare" per rendere Roma "una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti".

È il testo cui lavorano M5S e Pd in vista della nascita del governo e che il Movimento 5 stelle pubblica sul blog per informare i votanti della piattaforma Rousseau. Un documento dal titolo: "linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo". Si avverte però che si tratta di una "bozza di lavoro che riassume le linee programmatiche che il premier incaricato" Giuseppe Conte "sta integrando e definendo".