Estero

Commissione Ue: nessuna procedura contro l'Italia

Moscovici, commissario affari economici: 'Il pacchetto presentato risponde alle nostre condizioni'. Il premier Conte: 'Un giorno importante'. Salvini: 'Ne ero certo'

Il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici (Keystone)
3 luglio 2019
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La Commissione europea ha accolto le indicazioni degli sherpa e ha deciso di non raccomandare l'apertura della procedura d'infrazione contro l'Italia per il suo debito. "Avevamo posto tre condizioni: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo italiano ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni" e quindi "la procedura per debito non è più giustificata", ha detto il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici. "Il Governo ha preso l'impegno lunedì sera" di rispettare il Patto di stabilità facendo un "aggiustamento strutturale significativo nel 2020", con una lettera "firmata da Conte e Tria, anche se i dettagli arriveranno in ottobre con il progetto di legge di bilancio", ha aggiunto Moscovici.

Le reazioni italiane

"Oggi è un giorno importante per l'Italia, che porta a casa il risultato che merita. Nessuna procedura di infrazione, l'Europa ci riconosce serietà e responsabilità. Non era facile e in molti erano pronti a scommettere contro di noi. Noi invece abbiamo sempre creduto nel nostro Paese, sulla solidità dei nostri conti pubblici e sulla bontà e sull'efficacia delle politiche adottate dal mio Governo. L'Italia è un grande Paese, credibile, e anche oggi ne abbiamo avuto ulteriore conferma". Lo scrive su Fb il premier Giuseppe Conte.

 

"Abbiamo difeso anche questa volta gli interessi dei cittadini e delle imprese italiane, senza arretrare rispetto alle misure qualificanti della nostra Manovra, tutelando welfare e diritti sociali. Questo significa che nell'ultima Legge di bilancio, come ribadito più volte, avevamo impostato una strategia di politica economica oculata e consapevole. Il nostro è un modello economico che coniuga stabilità dei conti pubblici con la crescita e lo sviluppo sociale. Anche la prossima Legge di Bilancio, sulla quale siamo già al lavoro, proseguirà in questa direzione", spiega Conte.

Gli fa eco il ministro dell'Economia Tria: "La sfida non è finita. Dobbiamo concentrare gli sforzi per proseguire su questa strada virtuosa" e "aumentare il nostro potenziale di crescita grazie a una spinta a investimenti, produttività e competitività". Tria commenta così il risultato: "Non è stato un miracolo, ma la conduzione di una prudente politica della finanza pubblica sia sul lato delle entrate, in aumento anche sotto il profilo strutturale, sia su quello delle spese, diminuite" con una "serie di risparmi e "senza tagli". E aggiunge: "L'Italia è stata premiata due volte: dall'accordo con la Commissione e, ancora più importante, dalla reazione estremamente positiva dei mercati".

Il "no" alla procedura d'infrazione da parte dell'Ue? "Ne ero certo, bene. Adesso proporrò al governo accelerare sulla manovra per l'anno prossimo". Così parlò Matteo Salvini.

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