Estero

Riscaldamento globale, Exxon denunciata per disinformazione

Lo Stato di New York accusa il colosso petrolifero di aver truffato gli azionisti minimizzando i rischi sul suo modello di business

24 ottobre 2018
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Una svolta, nel rapporto tra economia e clima, con un gigante dell'industria petrolifera – la ExxonMobil, il cui fatturato si misura in centinaia di miliardi di dollari – accusato non di aver causato il riscaldamento globale, ma di aver minimizzato gli effetti sul proprio modello di business. In altre parole, di ingannare gli azionisti.

A denunciare la Exxon è lo Stato di New York, le cui indagini sono partite nel 2014 e sono state a ostacolate dall'azienda che si è appellata al Primo emendamento, quello sulla libertà di espressione che negli Stati Uniti si applica non solo agli individui ma anche alle aziende.
Secondo l'accusa, la società si sarebbe impegnata in una frode di lungo periodo per ingannare gli investitori e gli analisti "riguardo alla gestione dei rischi posti al suo business dalle regole contro il cambiamento climatico".

La Exxon ha a lungo finanziato gruppi che negavano l'esistenza del riscaldamento globale; pratica cessata una decina di anni fa quando è apparentemente iniziato un nuovo corso, criticando le politiche antiambientaliste di Trump e appoggiando l'accordo di Parigi sul clima. Continuando tuttavia a ingannare sulle conseguenze che le misure previste da questi accordi avrebbe avuto sui propri affari.

In borsa i titoli Exxon hanno già perso l'1,40 per cento.

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