Estero

Giornalista ucciso, prime sanzioni e 'conseguenze'

Gli Stati Uniti revocheranno il visto a 21 cittadini sauditi. Si attiva anche la Confederazione, Ignazio Cassis: 'Vi saranno delle conseguenze'

Ti-Press
24 ottobre 2018
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Gli Stati Uniti revocheranno il visto ad alcuni funzionari sauditi coinvolti nell'omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi: lo ha annunciato il segretario di stato americano Mike Pompeo.

È la prima misura presa dagli Usa dall'inizio dello scandalo che ha travolto Riad.

In tutto sono 21 i cittadini sauditi sospettati di essere coinvolti nell'assassinio, ha affermato il Dipartimento di Stato americano spiegando che sono loro che non potranno più avere il visto americano. E chi di loro lo possiede se lo vedrà revocato.

"Queste sanzioni non saranno l'ultima parola degli Stati Uniti su tale questione", ha aggiunto Pompeo. "Valuteremo ulteriori misure per far sì che i responsabili di quanto accaduto ne rispondano", ha detto il capo della diplomazia Usa.

Intanto il presidente americano Donald Trump ha definito "un fiasco totale" la gestione saudita del caso Khashoggi, dopo aver parlato di "una delle coperture peggiori della storia". Trump racconta a chi gli è vicino in queste ore, che si sente "tradito" dagli alleati di Riad e "frustrato" per una crisi diplomatica dall'esito incerto.

Cassis annuncia conseguenze

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha annunciato che vi saranno delle conseguenze per le relazioni con l'Arabia Saudita per la morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi. La Svizzera deve valutare cosa ciò comporterà per il rapporto interstatale.

È quanto affermato dal consigliere federale ticinese in un'intervista pubblicata oggi dal "Blick". Gli indizi del caso Khashoggi sono chiari, è stata "una violazione dei diritti umani e dello Stato di diritto", afferma Cassis.

Lunedì, le autorità svizzere hanno chiesto - attraverso un collaboratore del consolato saudita - per la terza volta, che venga presto fatta luce nella vicenda. Oggi, Cassis conferma che vi saranno delle conseguenze, come già annunciato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) lo scorso fine settimane.

Il ministro degli esteri esclude però di rompere completamente i legami con il regno saudita. "Se un paese viene screditato o perde le qualifiche, non significa che deve essere isolato", spiega nell'intervista, aggiungendo che è quindi ancor più necessario un canale aperto, anche se critico.

La Svizzera deve inoltre valutare attentamente la possibilità di un ritiro dei "buoni servizi" quale conseguenza per il caso Khashoggi, poiché ciò non gioverebbe alla promozione della pace, ha aggiunto il ministro.
 
 

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