Inghilterra

Avvelenamento da novichok, falso allarme a Salisbury

Ricoverato un poliziotto per una sospetta contaminazione da agente nervino. Le analisi effettuate dai medici, però, hanno dato esito negativo

8 luglio 2018
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Un nuovo "allarme" novichok è stato lanciato ieri nel sud-ovest dell’Inghilterra, ma è rientrato poco dopo. Un poliziotto è stato infatti ricoverato a Salisbury per una sospetta contaminazione da agente nervino, poi rivelatasi falsa. Per qualche ora è riemerso lo spettro dell’agente che nella stessa città risulta aver contaminato a marzo l’ex spia russa Serghiei Skripal e la figlia Yulia (nel frattempo "miracolosamente" guariti) e nei giorni scorsi è stato chiamato in causa, in una cittadina a 10 km di distanza, anche per la contaminazione di Charlie Rowley e Dawn Sturgess, una coppia di 40enni britannici tuttora in cura in ospedale in condizioni gravi. Era stata la struttura sanitaria a dare la notizia in serata con un comunicato nel quale si spiegava che l’uomo "stava effettuando una serie di esami specialistici" e si rassicurava che "il rischio per la comunità rimane basso". Alla fine i test per il poliziotto hanno dato comunque esito negativo, come ha annunciato via Twitter la Wiltshire Police, spiegando che i medici lo hanno rassicurato, rimandandolo a casa. In questi giorni la psicosi nell’area tra Salisbury e Amesbury appare del resto sempre più diffusa: il medesimo ospedale ha fatto sapere che nelle ultime ore "diverse persone si sono rivolte al pronto soccorso perchè preoccupate per la loro salute". Tuttavia nessuna è stata alla fine ricoverata, salvo il breve soggiorno in corsia dell’agente, che probabilmente era uno degli oltre 100 intervenuti nell’area dopo la scoperta della nuova sospetta contaminazione da Novichok di questa settimana: quella della coppia di Amesbury. Le indagini su come essa sia venuta in contatto con l’agente nervino sono d’altro canto ancora in pieno svolgimento e in alto mare. La polizia sta cercando una fiala o un altro tipo di oggetto o contenitore abbandonato in pubblico dopo l’attacco agli Skripal e col quale Charlie e Dawn – considerati estranei a ogni trama spionistica e quindi bersagli inverosimili di un qualunque nuovo attacco deliberato – sarebbero venuti in contatto accidentalmente. Nelle ultime ore, scrive l’agenzia PA, sono stati interrogati diversi testimoni e gli investigatori stanno esaminando oltre 1.300 ore di immagini riprese dalle telecamera di sicurezza per scandagliare tutti i movimenti più recenti della coppia. Mentre resta da chiarire come – a dispetto della massiccia mobilitazione seguita al caso Skripal (per il quale Londra accusa Mosca, che nega ogni coinvolgimento) – sia stato possibile lasciarsi sfuggire il fantomatico ’residuo’ a rischio e pericolo di comuni passanti.

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