Confine

Smantellata zona di spaccio appena oltre Pedrinate

La base operativa era gestita da due 18enni magrebini. Tra i consumatori anche alcuni ticinesi (denunciati) che passavano a piedi la rete di confine

18 dicembre 2018
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Per i tossicodipendenti ticinesi arrivare al bivacco utilizzato come base operativa da due 18enne spacciatori magrebini non serviva passare dal valico di Pedrinate. Passavano il confine a piedi, passando da uno squarcio della sbrindellata ramina.  La base operativa è stata scoperta alcune settimane fa dai carabinieri di Faloppio nei boschi compresi nella ''Spina Verde'', che dal Baradello di Como si estende sino al Penz di Chiasso.

I militari di Faloppio, agli ordini  del maresciallo Giovanni Giordano e della compagnia di Como con il comandante maggiore Francesco Donvito, sono intervenuti  dopo una serie di appostamenti, avviati a seguito di segnalazioni dei cittadini e degli amministratori locali. Lo scorso venerdì nel bivacco hanno sorpreso i due giovani spacciatori, sequestrando un centinaio di grammi fra cocaina, eroina, marjuana e hashish, oltre a tremila euro, un migliaio di franchi, materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e numerosi cellulari, le cui memorie sono ora all'attenzione degli investigatori, in quanto ritengono di poter arrivare ai fornitori dei due pusher e dei loro clienti. I carabinieri hanno documentato le cessioni di una quarantina di dosi al giorno.

Una ventina gli assuntori identificati, fra loro anche alcuni ticinesi, che sono stati segnalati alla Prefettura di Como. La notizia degli arresti è stata fornita ieri al termine dell'interrogatorio di garanzia da parte del giudice delle indagini preliminari che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

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