Economia

La borsa svizzera chiude in ribasso per la prima volta questa settimana

L'indice SMI cala dello 0,22% tra tensioni geopolitiche e incertezze economiche globali

21 maggio 2025
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La borsa svizzera chiude in ribasso, per la prima volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'380,36 punti, in flessione dello 0,22% rispetto a ieri.

Gli investitori hanno mantenuto un atteggiamento attendista, alla luce delle incertezze e delle tensioni sul fronte commerciale e geopolitico. Le voci secondo le quali Israele starebbe preparando attacchi contro le centrali nucleari iraniane hanno alimentato il nervosismo, con effetti a cascata anche sul prezzo del petrolio.

Fonte di inquietudine è fra l'altro il braccio di ferro negli Stati Uniti sul bilancio: il progetto di legge del governo prevede ampi tagli fiscali. Non mancano quindi gli esperti che temono un ulteriore peggioramento del deficit. Sullo sfondo rimane inoltre la politica doganale, con le sue incognite legate ai futuri sviluppi delle relazioni commerciali globali.

Sul fronte interno sotto pressione si sono trovate Sika (-1,74% a 220,20 franchi) e Geberit (-0,75% a 608,20 franchi), penalizzate da un giudizio di JPMorgan. Poco ispirati si sono rivelati anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-0,52% a 47,56 franchi) e Holcim (-0,64% a 95,10 franchi), mentre si è smarcata Kühne+Nagel (+0,18% a 195,35 franchi).

Nel comparto finanziario UBS (-1,33% a 26,73 franchi) ha avuto più difficoltà di Partners Group (-0,35% a 1150,50 franchi). Fra gli assicurativi Swiss Life (+1,57% a 829,60 franchi) è stata preferita a Swiss Re (-1,11% a 146,90 franchi) e Zurich (-0,03% a 586,00 franchi).

In ordine sparso hanno chiuso i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,58% a 88,46 franchi), Roche (-0,30% a 262,60 franchi) - che dovrà consegnare all'autorità americana FDA ulteriori dati relativi alla prevista omologazione dell'antitumorale Columvi - e Novartis (+0,50 a 93,76 franchi).

Nel mercato allargato in primo piano figurava Julius Bär (-4,85% a 54,56 franchi), che ha annunciato un'ulteriore rettifica di valore di 130 milioni di franchi. Hanno informato sull'andamento degli affari anche EFG (-0,73% a 13,68 franchi), SoftwareOne (-1,43% a 7,23 franchi) e Ypsomed (+5,49% a 374,50 franchi).