Economia

Crollo delle immatricolazioni auto in Europa occidentale

Il mercato automobilistico registra un calo del 19,7% a marzo rispetto al 2019, preoccupazioni per il futuro

24 aprile 2025
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Le immatricolazioni in Europa occidentale (Ue+Efta+Uk) registrano a marzo un calo di ben il 19,7% rispetto alla situazione ante-crisi, cioè rispetto a marzo 2019, e del 18,4% nel trimestre. Lo mette in evidenza il Centro Studi Promotor che parla di "una situazione del mercato automobilistico nell'area molto preoccupante".

"Le vendite - spiega - ristagnano sui livelli del 2024 e non vi sono le condizioni per un recupero dei livelli ante-crisi. Tra le molte conseguenze negative di questa situazione vi è il fatto che viene fortemente rallentata la sostituzione del parco auto con effetti molto negativi sia per la sicurezza della circolazione sia per il livello delle emissioni. La crisi interessa praticamente tutti i paesi dell'Europa Occidentale e non si vede come si possa uscire da questa situazione. Come è noto, le gravi difficoltà del mercato dell'auto dipendono da molti fattori tra cui, in particolare, la forte crescita dei prezzi che sta rendendo sempre più difficile l'acquisto della nuova auto o la sostituzione di quella posseduta. Il Csp ricorda che "tra i fattori che stanno fortemente ostacolando la domanda di automobili vi è anche la transizione energetica imposta dall'Unione Europea e anche dal Regno Unito che dell'Unione Europea non fa più parte, ma che continua a seguirla in talune scelte tra cui, appunto, quella dell'imposizione dell'auto elettrica come unica soluzione per la mobilità in auto a partire dal 2035".

"I dati diffusi dall'Acea - afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - confermano che la situazione del mercato automobilistico dell'Europa Occidentale si mantiene molto difficile. La politica per la transizione energetica ha infatti determinato un forte rallentamento nella situazione del parco circolante, ha aperto il mercato europeo a produttori esterni particolarmente agguerriti e competitivi sia in termini di prezzi che di qualità del prodotto e a ciò si aggiungono i nuovi problemi che stanno derivando dalla politica del presidente Trump. E tutto questo è tanto vero che oggi la questione che si pone con sempre maggior urgenza e con sempre maggior forza non è più tanto quella del trionfo dell'auto elettrica, ma di quella di come salvare l'auto europea dalla catastrofe".