Economia

Il Parlamento argentino approva il decreto per negoziare con il FMI

I mercati restano cauti mentre le riserve della Banca Centrale continuano a calare

20 marzo 2025
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L'approvazione in Parlamento del decreto che dà il via libera al governo dell'Argentina a negoziare un nuovo finanziamento del Fondo monetario internazionale è stata accolta senza un eccessivo entusiasmo dai mercati finanziari locali che rimangono in attesa di una definizione ufficiale dell'accordo.

Se da una parte il rischio paese ha segnato infatti un calo dell'1,62% fino ai 762 punti nominali - con i titoli di stato maggiormente in rialzo - l'indice Merval della Borsa di Buenos Aires ha lasciato sul terreno l'1,3% e, soprattutto, le riserve della Banca Centrale (Bcra) hanno registrato un ulteriore calo di 262 milioni di dollari (con 72 milioni immessi nel mercato dei cambi).

Nelle ultime cinque sedute la Bcra ha perso oltre un miliardo di dollari e ha chiuso oggi con un livello di poco inferiore ai 27 miliardi, il più basso dal 2 settembre e appena il 19,7% in più rispetto ai 21,5 miliardi di quando si è insediato il governo di Javier Milei.

L'esecutivo prevede che un primo annuncio sul raggiungimento di uno 'Staff level agreement' con l'Fmi per un finanziamento che potrebbe essere fino a 20 miliardi di dollari dovrebbe arrivare entro la conclusione della prossima settimana, mentre l'approvazione definitiva è attesa per il mese di aprile.