L'indicatore serve a determinare le pigioni in tutta la Confederazione: l'anno scorso si erano verificati due aumenti con conseguente rialzo dei canoni
Buone notizie per gli inquilini: il tasso ipotecario di riferimento non aumenta. Nel primo esame annuale l'indicatore che serve a determinare le pigioni degli appartamenti in affitto in tutta la Svizzera rimane all'1,75%, ha indicato stamane l'Ufficio federale delle abitazioni (Ufab).
L'anno scorso erano stati registrati due incrementi, il primo (all'1,50%) in giugno e il secondo (all'1,75%) in dicembre. Questo aveva portato una parte dei locatori ad aumentare le pigioni, con progressioni che hanno superato anche il 10% e che si erano andate ad aggiungere ad ulteriori salassi sul fronte dei costi dell'abitazione, a partire dai prezzi del riscaldamento e dell'elettricità.
La decisione odierna è in linea con le previsioni degli esperti: tutti gli economisti interpellati dall'agenzia finanziaria Awp avevano pronosticato lo status quo. Questo perché il quadro generale dei tassi appare ormai orientato a un taglio del costo del denaro da parte della Banca nazionale svizzera (Bns), sulla scia di un’inflazione che è sensibilmente scesa sotto il 2% (1,3% in gennaio).
Pubblicato a scadenza trimestrale, il tasso d'interesse di riferimento è basato su un tasso d'interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei prestiti. Viene calcolato in quarti di punto percentuali. Questo tasso d'interesse medio, riferito al 31 dicembre 2023 è salito dall'1,69 all'1,72% del trimestre precedente. Con l'arrotondamento commerciale, il tasso d'interesse di riferimento, determinante sotto il profilo del diritto della locazione, si conferma così all'1,75%. Rimarrà a questo livello finché il tasso d'interesse medio non scenderà sotto l'1,63% o non supererà l'1,87%.
Dal settembre 2008 in tutta la Svizzera il tasso ipotecario di riferimento è stato unificato e ha sostituito quello precedentemente determinante nei singoli cantoni per le ipoteche a tasso variabile. Il tasso è partito con il livello massimo del 3,5% ed era sceso a un minimo di 1,25% nel marzo 2020. Lo scorso anno vi sono poi stati, come detto, due rialzi: si è trattato dei primi movimenti in avanti in assoluto dell'indicatore.