Il colosso alimentare basato a Vevey ha chiuso il 2023 con un utile netto di 11,2 miliardi di franchi, con un incremento del 20,9% su base annua
Redditività in sensibile aumento per Nestlé nel 2023. L'utile netto del colosso alimentare è cresciuto su base annua del 20,9% a 11,2 miliardi di franchi, indica in una nota la stessa multinazionale vodese.
Andamento inverso invece per il fatturato, che è calato dell'1,5% a 93,0 miliardi. L'Ebit ha in sostanza marciato sul posto (-0,3% a 16,1 miliardi), con il margine corrispondente stabilitosi al 17,3%. Il sussulto in termini di utile si spiega con rettifiche di valore per 2,7 miliardi che avevano condizionato la performance del 2022.
La crescita interna reale del gruppo per l'insieme del 2023 è stata negativa (-0,3%), malgrado il +0,4% fatto segnare negli ultimi tre mesi dell'anno, quando l'azienda con base a Vevey (Vd) è tornata a vendere più prodotti dopo che i volumi si erano ridotti per cinque trimestri consecutivi.
La crescita organica si è attestata dal canto suo al 7,2%. Ciò è dovuto a una progressione dei prezzi del 7,5%, spiega il gigante romando.
Le cifre pubblicate sono inferiori a tutte le voci rispetto alle previsioni formulate alla vigilia dagli analisti consultati dall'agenzia finanziaria Awp. Questi scommettevano ad esempio su un giro d'affari di 93,3 miliardi e un utile di 12,15 miliardi.
Per gli azionisti ci sono – e non è una novità – buone notizie. Il consiglio d'amministrazione propone infatti di aumentare il dividendo da 2,95 a 3,00 franchi per titolo. Nestlé rimane quindi fedele alla sua politica in materia: si tratta del 29esimo incremento consecutivo. Una decisione definitiva sarà presa nel corso dell'assemblea generale in calendario per il 18 aprile.
Per quanto riguarda l'insieme dell'esercizio 2023, la direzione punta a una crescita organica delle vendite intorno al 4% e a un leggero aumento del margine operativo. Gli obiettivi a medio termine, quelli dunque con vista sul 2025, sono confermati.