Economia

Meno interinali, più lavoratori a tempo indeterminato

Sensibile calo nel terzo trimestre del 2023 per le aziende che si occupano di personale temporaneo. Tendenza inversa per i collocamenti fissi

In sintesi:
  • Poco ottimismo tra i Ceo delle imprese di lavoro temporaneo: solo il 23% si aspetta un incremento delle attività nei prossimi 6 mesi
  • Secondo il barometro del mercato del lavoro di Manpower, il 47% delle aziende prevede per il futuro ampliamenti del personale
(Keystone)
1 novembre 2023
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Il rallentamento della congiuntura e la carenza di manodopera pesano sul business del collocamento temporaneo dei prestatori di personale. Si conferma il trend di crescita dei collocamenti a tempo indeterminato.

Stando allo Swiss Staffingindex, i prestatori di personale chiudono il terzo trimestre del 2023 nel settore del collocamento temporaneo con un calo del 7,6 per cento rispetto all'anno precedente. Viceversa, il fatturato generato con i posti fissi è aumentato del 6,8 per cento. La combinazione di carenza di manodopera e rallentamento della congiuntura rendono la vita difficile alle agenzie di lavoro temporaneo. Non si trovano i candidati idonei per i posti vacanti. Nell'industria, la domanda di personale temporaneo diminuisce insieme al portafoglio ordini. Il business del collocamento a tempo indeterminato, invece, va a gonfie vele. Quando sono a corto di lavoratori qualificati, le aziende si rivolgono ai prestatori di personale a causa del mercato del lavoro esaurito. Questo si traduce in un aumento dei fatturati.

Per il mercato del lavoro svizzero si profila un atterraggio morbido

Le cifre in rosso nel settore del lavoro temporaneo per il terzo trimestre consecutivo sono dovute alla carenza di manodopera. Nonostante le recenti segnalazioni di licenziamenti nell'industria, lo sviluppo del mercato del lavoro svizzero è vigoroso, come rivela il barometro del mercato del lavoro di Manpower: il 47 per cento delle aziende prevede ampliamenti dell'organico. Solo il 9 per cento prevede una riduzione. Con questi dati la Svizzera si colloca ai primi posti nel confronto internazionale dello studio Manpower. Performano particolarmente bene i servizi di comunicazione, il settore dei trasporti e della logistica nonché il settore dell'energia e degli approvvigionamenti. Anche l'Adecco Group Swiss Job Market Index registra valori massimi per l'intero mercato del lavoro, compreso il settore industriale. Particolarmente richiesti sono gli operatori di impianti, gli addetti al montaggio, i tecnici e gli addetti all'automazione. Il dottor Marius Osterfeld, economista presso swissstaffing, sostiene: «Anche se per le persone coinvolte i licenziamenti sono duri in qualsiasi situazione, la situazione di partenza per la ricerca di lavoro continua a essere ottimale a dispetto della recessione economica».

Situazione di partenza stabile con rischi geopolitici

Considerate le sfide economiche, sinora la Svizzera sta resistendo bene. Il mercato del lavoro liberale, in modo particolare, garantisce una stabilità che sostiene i consumi interni. Allo stesso tempo, i problemi relativi alle catene di approvvigionamento e al livello dei prezzi dei prodotti intermedi si sono attenuati. Ciò pone le basi per una ripresa. I rischi geopolitici rimangono alti. I conflitti in Israele e in Ucraina potrebbero riservare sorprese negative. Ecco perché nel confronto storico i Ceo delle imprese di lavoro temporaneo rimangono pessimisti. Solo il 23 per cento si aspetta un incremento delle attività nei prossimi sei mesi. La stragrande maggioranza, con una quota del 43 per cento, prevede una stagnazione.

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