Il parere del gruppo di esperti incaricato a marzo dopo il caso Credit Suisse: maggiore trasparenza, più liquidità e vigilanza, collaborazione tra enti
Quattro raccomandazioni per garantire la stabilità della piazza finanziaria svizzera. Le ha formulate oggi il gruppo di esperti incaricato in marzo dal Consiglio federale di analizzare la regolamentazione detta "too big to fail" alla luce del dissesto di Credit Suisse.
Gli esperti si sono concentrati sulle questioni relative ai mercati finanziari e alla stabilità. Non è stata fatta un'analisi retroattiva di quanto accaduto: di questo si occuperà una Commissione parlamentare d'inchiesta.
L'assorbimento di Credit Suisse da parte di Ubs fa sì che quest'ultima sia l'unica grande banca attiva a livello internazionale ad avere ancora la sede principale nella Confederazione. Ciò significa che in caso di problemi non ci saranno altri istituti in Svizzera che potranno rilevarla. Per gli esperti, questa situazione richiede un rafforzamento della regolamentazione.
Dalla crisi finanziaria del 2007-2008, c'è stato un inasprimento delle normative, che si è rilevato utile. Ma la ristrutturazione completa di una banca sistemica non è mai stata fatta né testata.
Da qui la prima raccomandazione del gruppo di esperti: l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), la Banca nazionale (Bns) e il Dipartimento federale delle finanze (Dff) devono rafforzare la loro collaborazione e verificarla periodicamente.
Tali autorità devono inoltre verificare costantemente la possibilità di procedere al risanamento di una banca sistemica. La Finma deve preparare diversi scenari per essere pronta in caso di crisi presso Ubs. Dovrà in particolare valutare la costituzione di una banca-ponte. La Finma deve inoltre poter ordinare anticipatamente alle banche sistemiche di apportare modifiche organizzative per facilitare un eventuale risanamento.
La seconda raccomandazione concerne gli aiuti sotto forma di liquidità, che andrebbero rafforzati. Ciò passerebbe ad esempio attraverso la concessione di aiuti straordinari sotto forma di liquidità da parte della Bns o la fornitura sussidiaria di liquidità a una banca con una garanzia statale in caso di ristrutturazione.
In terzo luogo, la Svizzera deve completare gli strumenti relativi alla vigilanza bancaria. La Finma necessita di ulteriori poteri per condurre una vigilanza più efficace e poter intervenire in modo tempestivo. Ciò passa per l'attivazione di misure di protezione da introdurre prima che si verifichi il rischio di insolvenza di una banca.
Infine, gli esperti criticano la mancanza di trasparenza nell'ottenimento dei capitali.
Più in generale, l'acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs lo scorso marzo ha permesso di evitare grandi scossoni e calmato la situazione in modo sorprendentemente rapido e duraturo, sottolinea il rapporto. Ciò ha contribuito in modo decisivo alla stabilità finanziaria internazionale, affermano gli esperti.