Economia

Il ritocco del tasso guida giova alle ipoteche

Ma pesa lo spettro di una nuova stretta monetaria: non esclusa un'ulteriore crescita dei crediti. In particolare per mutui a breve scadenza e Saron

‘Cara’ casa...
(Ti-Press)
4 luglio 2023
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I tassi ipotecari hanno registrato un allentamento a giugno, nonostante la Banca nazionale abbia aumentato il tasso di riferimento. Tuttavia, non essendo esclusa un'ulteriore stretta monetaria, il costo dei crediti potrebbe aumentare.

Secondo il barometro pubblicato oggi da Comparis, a essere interessati da un incremento dopo la decisione della Banca nazionale sono soprattutto i mutui a breve scadenza e mutui Saron.

Stando a quanto riportato dal portale, il valore indicativo per le ipoteche a tasso fisso a dieci anni è sceso dal 2,99% di fine marzo al 2,83% di fine giugno. Anche i mutui a cinque anni sono scesi nel periodo, passando dal 2,91% al 2,78%. Per le ipoteche con scadenza a tre anni si è registrato un calo dal 2,89% al 2,71% nello stesso periodo.

Secondo Comparis - i cui dati si basano sui tassi indicativi di circa cinquanta istituti - la tendenza non ha un chiaro impatto sulla scelta del tipo di prestito. Nei primi sei mesi del 2023, circa un quarto delle persone intervistate da Comparis ha optato per i mutui Saron e un altro quinto per i mutui fissi a cinque anni. Ciò significa che quasi la metà delle persone ipotizza che i tassi di interesse non aumenteranno ulteriormente o addirittura diminuiranno nei prossimi anni.

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