Economia

Sulzer chiude il semestre in rosso. Ma era tutto previsto

I risultati operativi sono segnati dagli oneri legati alla chiusura dei siti polacchi e dall’abbandono di tutte le attività in Russia

Cifre rosse. Ma preventivate
(Keystone)
29 luglio 2022
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Come previsto, Sulzer ha chiuso il primo semestre in rosso, appesantita dagli oneri legati alla chiusura dei siti polacchi e all’abbandono di tutte le attività in Russia. Nonostante un leggero aumento delle vendite, il gruppo industriale zurighese ha registrato una perdita netta per le sue attività continuative di 48,8 milioni di franchi, rispetto a un utile netto di 60,8 milioni alla fine di giugno 2021.

Gli oneri di ammortamento per la chiusura di due siti in Polonia e la cessazione delle attività commerciali in Russia sono stati pari a 141,4 milioni di franchi, fa sapere il gruppo di Winterthur. In termini di utile operativo prima degli interessi e delle imposte (Ebit), l’onere è stato pari a 132,5 milioni, con una perdita di 25,5 milioni, a fronte di una performance positiva di 97,4 milioni a fine giugno 2021.

A maggio, Sulzer aveva chiuso i suoi stabilimenti polacchi dopo essere stata inserita nella lista delle aziende sanzionate nel Paese a causa del suo azionista di riferimento, l’oligarca russo Viktor Vekselberg. L’azienda aveva lasciato anche la Russia e aveva previsto un onere una tantum di 125-135 milioni di franchi.

Corretto da questo effetto, il risultato operativo delle attività continuative ha raggiunto 135,8 milioni di franchi, il 6,5% in più rispetto all’anno precedente. Il margine corrispondente è migliorato dall’8,5 al 9%. I risultati semestrali del gruppo non includono la performance di Medmix, che è stata esternalizzata e quotata alla Borsa svizzera lo scorso autunno.

Balzo avanti delle commesse

Il fatturato è aumentato dello 0,9% a 1,52 miliardi di franchi rispetto al primo semestre del 2021. La crescita organica è stata dello 0,6%, con un contributo delle acquisizioni di 4,6 milioni e un effetto valutario favorevole di 8,3 milioni.

Le nuove commesse sono aumentate dell’11,4% a 1.734,1 miliardi di franchi. La crescita organica è stata del 10,9% e le acquisizioni hanno contribuito per 7 milioni di franchi. Gli effetti valutari hanno avuto un impatto favorevole di 5,9 milioni di franchi mentre il margine lordo è leggermente diminuito dal 33,1 al 32,8%.

Sulzer entra nella seconda metà del 2022 con un elevato portafoglio ordinativi di 1,89 miliardi di franchi, rispetto agli 1,72 miliardi di fine dicembre.

Sebbene la perdita netta sia risultata superiore al previsto, anche le vendite e le commesse hanno superato le aspettative medie. Gli analisti intervistati da Awp avevano previsto in media una perdita netta di 38,2 milioni di franchi, un fatturato di 1,497 miliardi e ordini per 1,71 miliardi.

Ottimismo per i mercati continui

In dettaglio, la divisione pompe, Flow Equipment, ha subìto un calo delle vendite del 4,4% (5,1% organico). Il calo nel segmento dell’energia (-10,9%) era atteso, dato che il settore ha iniziato l’anno con un portafoglio ordinativi ridotto. I ricavi dei clienti industriali sono diminuiti del 2,5%, mentre quelli del settore idrico sono aumentati dello 0,6%; le acquisizioni hanno aggiunto 4,5 milioni di franchi al fatturato.

Le vendite della Divisione servizi hanno registrato una forte crescita nelle Americhe che compensa di gran lunga i cali in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) e Asia Pacifico. Nel complesso, i Servizi hanno registrato una crescita delle vendite del 2,8% su base annua (2,4% in termini organici).

Nel settore Chemtech, specializzato in attrezzature per la produzione chimica, le vendite sono aumentate del 9,2% (9,8% in termini organici, a causa di una cessione in Brasile), poiché il gruppo ha intensificato gli sforzi per superare le difficoltà dovute ai lockdown per Covid-19 in Cina.

Per il resto dell’anno, Sulzer prevede che lo slancio positivo dei mercati continui, nonostante l’aumento dell’incertezza e della volatilità. Il gruppo conferma le sue aspettative per l’intero anno, ovvero una crescita organica degli ordinativi del 3-5% e del 2-4% per le vendite. La redditività operativa dovrebbe continuare a migliorare, raggiungendo quasi il 10% del fatturato.

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