Usi

Summer School declinata in versi

Dal 5 al 7 settembre all'Usi, ‘Poesia contemporanea e società civile’, progetto ideato dall’Istituto di studi italiani di Lugano

All’Usi, Auditorium Palazzo principale Campus Ovest
(Depostiphotos)
4 settembre 2023
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Il paradigma è il seguente: la cultura italiana vede negli anni Settanta il momento topico dell'implicazione tra arte, poesia e ideologia. Nel decennio successivo, al contrario, si è soliti vedere un periodo di ripiegamento, o ‘disimpegno’, della poesia sulla sfera individuale, privata. La Summer School 2023, annunciata congiuntamente dall‘Associazione Internazionale Professori di Italiano (Aipi) e dall’Istituto di Studi Italiani dell’Usi, si svolge dal 5 al 7 settembre, prende il titolo di ’Poesia contemporanea e società civile’ e cerca di confutare il paradigma di cui sopra, o almeno mettere in dubbio la pertinenza della regola. Le attività programmate per i tre giorni seguiranno tre direttive di ricerca: ’Poesia e impegno’, ‘Poesia e territorio’, ’Poesia, didattica e media’ (il programma completo è disponibile qui).

Laura Crippa e Luca Trissino, dottorandi dell’Istituto di Studi Italiani all’Università della Svizzera italiana, sono metà del comitato organizzativo dell’evento, giunto alla sua quarta edizione. L’altra metà viene dall’Università di Friburgo, ed è rappresentata da Laura Piccina ed Edoardo Simonato. Incontriamo la parte ticinese della Summer School, entusiasta per un programma inizialmente più stringato e diventato «grande, ricco», commenta Crippa. «È bello vederlo realizzato. L’iniziativa è nata passo dopo passo, sono cresciuti gli inviti e le idee per le singole giornate. Speriamo che ciò che abbiamo visto su carta si possa ritrovare nel concreto», dice la dottoranda. «Siamo felici di intavolare un dialogo scientifico con due membri dell’Università di Friburgo, altro importante centro d’italianistica della Svizzera. Lavoriamo dal giugno del 2022; il progetto ci ha tenuti impegnati per più di un anno», aggiunge Trissino.

‘Poesia contemporanea e società civile’: come siete arrivati a scegliere questo tema?

Crippa – Benché impegnati su periodi e autori differenti, siamo tutti accomunati da un interesse per la contemporaneità letteraria. I due colleghi di Friburgo avevano già organizzato un convegno sul tema (‘Forme e funzioni delle macerie nella poesia italiana dalle avanguardie a oggi’, nell’aprile di un anno fa, ndr), al quale io e Luca avevamo partecipato. Confrontandoci con loro, ci siamo trovati d’accordo sul fatto che i rapporti tra poesia contemporanea, istituzioni sociopolitiche, individui e storia sociale italiana, pur indagati in altri contesti e quasi sempre solo in prospettiva storicista, non fossero stati osservati in maniera abbastanza organica, anche con una prospettiva testuale. Ci sembrava un argomento che avrebbe potuto interessare e sul quale c’era ancora qualcosa da dire.

Trissino – Data l’importanza della lirica nella tradizione letteraria italiana, il genere della poesia è spesso sinonimo di ripiegamento individualistico. In realtà, negli ultimi cinquant’anni, sono moltissimi i testi che testimoniano un legame con problemi collettivi, gruppi sociali o istituzioni pubbliche. Ci siamo chiesti allora se non fosse utile seguirne il filo e cercare di descrivere, per quanto possibile, un quadro che appare complesso e composito. Il fatto che la poesia non sia più veicolata solo dal cartaceo, e dunque dialoghi con realtà socioculturali fluide e digitali, complica ulteriormente la questione.

In estrema sintesi, e immaginando che sia questa la domanda alla quale il vostro progetto vorrà provare a rispondere: qual è oggi il valore politico e sociale della poesia?

Crippa – Visto il panorama estremamente polimorfo (sono numerose e diversificate le forme di relazione tra poesia e società), non sarà possibile giungere a una conclusione definitiva e unitaria. Di certo, uno degli obiettivi della Summer School è descrivere, almeno in parte, come ancora oggi la poesia possa essere strumento d’interpretazione del fatto storico e sociale. Nonostante, come diceva Luca, l’opinione pubblica avverta la poesia contemporanea solo come un fatto privato, slegato dall’espressione di problemi collettivi, la critica vi osserva una forma di impegno, e non di tipo utopico: non il tentativo di sovvertire un ordine, ma una forte comprensione e anticipazione dei cambiamenti che avvengono all’interno della società.

Trissino – Il rapporto tra poesia contemporanea e società civile può essere anticipazione, come detto da Laura, ma anche punta espressiva di questioni sociopolitiche: per fare due esempi, si pensi alla risonanza delle tematiche legate alla guerra nella poesia di Anedda o al ruolo dell’ecologia nella produzione di Prisca Agustoni e Fabio Pusterla.

Come si svolgerà la Summer School che si apre oggi? Come è strutturata?

Crippa – Dato il tema “poesia e società civile”, abbiamo insistito perché almeno una parte di Scuola Dottorale, un organismo che di solito è rivolto solo a un pubblico di dottorande e dottorandi, ricercatrici e ricercatori, potesse aprirsi anche alla comunità. Oltre a delle lectiones magistrales con docenti esperti della materia (nomi noti come Guido Mazzoni, Massimo Natale e Fabio Pusterla, due dei quali sono anche poeti), abbiamo coinvolto enti del territorio. Mi riferisco, per esempio, alla tavola rotonda in collaborazione con la Casa della Letteratura della Svizzera Italiana, in programma per mercoledì 6 settembre alle 16.45.

Trissino – In linea con le finalità e i metodi dell’Aipi, gli incontri saranno caratterizzati da grande respiro internazionale. I relatori selezionati arrivano da Italia, Polonia, Francia, Egitto e Svizzera, naturalmente.

Forse è una domanda che andrebbe posta quando tutto sarà finito: cosa porterà questa Summer School, che tipo di eredità potrebbe portare con sé in futuro?

Crippa – Innanzitutto, questa è una grande opportunità che mette sempre a disposizione l’Aipi, tutti gli invitati alla Summer School potranno partecipare al ventiseiesimo congresso dell’associazione, che si terrà a Siviglia nel 2024. Uno dei panel dell’evento, che indagherà l’idea di canone letterario, sarà incentrato sui temi della Summer School, conferendo al lavoro da noi prodotto rilevanza internazionale e scientifica. Sono inoltre previste alcune pubblicazioni.

Trissino – L’obiettivo sarà senza dubbio quello di intavolare un dialogo produttivo e duraturo, che possa mettere in evidenza le principali linee di ricerca sociopolitica della poesia contemporanea in lingua italiana. Insomma, cercheremo di fare un po’ di ordine sull’argomento. Si tratterà in ogni caso di un momento importante d’incontro: un’occasione per creare nuove alleanze tra dottorandi, ricercatori, professori di italiano e istituzioni culturali.

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