Culture

La convenzione Svizzera-Turchia sui beni culturali è in vigore

Trattato firmato al fine di migliorare la protezione dei beni culturali risalenti a epoche precedenti il 1500 dopo Cristo, minacciati da saccheggi

Scavi archeologici in Turchia
(Keystone)
4 maggio 2023
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Migliorare la protezione dei beni culturali risalenti a epoche precedenti il 1500 dopo Cristo, che sono particolarmente minacciati da saccheggi. Questo è lo scopo della convenzione bilaterale sul trasferimento internazionale dei beni culturali tra Turchia e Svizzera entrata in vigore oggi, giovedì 4 maggio, come riferisce il comunicato stampa diramato dall'Ufficio federale della cultura (Ufc).

Firmando questo trattato, i due Paesi dispongono così “di un quadro comune di norme sull’importazione e il transito di beni culturali che rivestono un’importanza fondamentale per il patrimonio culturale dei due Stati. L’accordo rafforza inoltre la loro cooperazione nella lotta al commercio illecito di beni culturali”, scrive l'Ufc nel comunicato.

In particolare, la convenzione concerne “reperti archeologici del periodo compreso tra la preistoria e il 1500 d.C., frequentemente oggetto di saccheggi e commercio illecito. L’accordo disciplina i requisiti di legge per l’importazione di simili beni culturali in uno dei due Stati parte”. Quindi, “in caso di importazione diretta o di transito di beni culturali dalla Turchia, la dogana svizzera deve ricevere la prova dell’adempimento delle disposizioni turche in materia di esportazione”. Qualora si contravvenisse alle disposizioni, il trasporto verrebbe giudicato illegale e sanzionato penalmente.

L'accordo si è reso necessario, si legge infine, a causa dell'impennata del commercio di beni culturali su scala mondiale, una crescita esponenziale che non riguarda solo il commercio legale, ma anche quello illegale dei trafugatori, “che danneggia in modo grave e spesso irreversibile il patrimonio culturale”. Al fine di “salvaguardare gli interessi di politica culturale e di politica estera e tutelare il patrimonio culturale, il Consiglio federale può concludere con gli Stati che hanno ratificato la Convenzione Unesco del 1970 trattati internazionali (convenzioni bilaterali) sull’importazione e il rimpatrio di beni culturali”. Finora, il nostro Paese ha firmato convenzioni bilaterali con Italia, Grecia, Colombia, Cina, Egitto, Cipro, Perù e Messico.

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