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Di alberi, di guerra, di Eventi letterari

Dal 30 marzo l’edizione di Stefan Zweifel, neodirettore artistico: ‘Non saremo solo luogo di consumo di cultura, ma anche di creazione’

Gli eventi d’apertura e chiusura, e al centro ‘escursione’ sulle Isole
1 marzo 2023
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Alberi e guerra, le domande più impellenti del nostro tempo. Per la precisione, ‘Di alberi e di guerra’, tema dell’11esima edizione degli Eventi letterari Monte Verità, dal 30 marzo al 2 aprile tra Ascona, Locarno e le Isole di Brissago, per la prima edizione artisticamente guidata da Stefan Zweifel, affiancato da Maike Albath e Stefano Knuchel. «Alberi e guerra sono la scissione fondamentale dei giorni che stiamo vivendo», spiega Zweifel alla Regione, accompagnandoci nei contenuti principali dell’edizione 2023. «Da una parte ci sono gli alberi, la natura, il clima, il pianeta che dobbiamo proteggere; dall’altra c’è la nuova corsa agli armamenti, e sappiamo bene che l’industria militare svolge un ruolo importante nella progressiva distruzione climatica. Visti dal punto di vista letterario, alberi e guerra sono forme diverse e interessanti quando si parla di armonia e conflitti, penso a ‘Il canto degli alberi’ di Hermann Hesse, ma anche al Monte Verità come rifugio per chi fuggì dalla Prima o dalla Seconda guerra mondiale».

Conflitti e armonie

Il festival si apre il 30 marzo al PalaCinema di Locarno con il romanziere, saggista e giornalista italo-svizzero Giuliano da Empoli, ad Ascona con ‘Il mago del Cremlino’, romanzo-saggio sulla Russia contemporanea che analizza la smania di potere e offre retroscena utili alla comprensione del conflitto russo-ucraino. «Nel suo bestseller – spiega Zweifel – ho individuato l’apertura per il grande pubblico. Sabato primo aprile, però, lo scrittore regalerà un momento più intimo nella discussione con Benedict Neff della Neue Zürcher Zeitung, che ha già avuto occasione d’intervistarlo. Questo incontro approfondirà non soltanto la guerra in corso ma anche i punti filosofici del romanzo, dunque cos’è il potere, come funziona, come agisce sulla fantasia, cosa è il male al di là di quello generato dalle scelte politiche, come si può costruire una filosofia post-moderna in Russia che con l’arrivo di una guerra poi finisce».

La lirica ai tempi della guerra e della crisi climatica sarà portata da Durs Grünbein, Anja Kampmann e Marija Stepanova: il primo si dedica alla ‘poetica del pino’, ne esplora suono e storia; nelle sue poesie, Kampmann coglie le vibrazioni trasmesse dallo sfruttamento della natura; il ‘Winterpoem’ di Stepanova fonde inverno e guerra, confino ed esilio, isolamento sociale e abbandono esistenziale. Nel presentare al pubblico il romanzo ‘Blutbuch’, Kim de l’Horizon (Premio del libro 2022 svizzero e tedesco) si cimenterà in una performance notturna su streghe e "altre creature sorelle" (così l’autore chiama gli alberi). Tra filosofia ed etnografia, l’antropologo australiano Michael Taussig riflette sulla devastazione delle piantagioni di palme in Colombia. Altre voci di rilievo sono quelle di Giulia Caminito, che nel romanzo ‘L’acqua del lago’ si concentra sulla povertà e sullo sfruttamento forzato della natura, e Kaouther Adimi col suo ‘Au vent mauvais’, affresco esistenziale che narra la storia dell’Algeria dal periodo coloniale, dal 1922 fino alla guerra civile scoppiata nel 1992.

Per la prima volta nella loro storia, il 31 marzo, gli Eventi letterari si trasferiranno per un giorno sulle Isole di Brissago, scenario naturale per un programma musicale che unirà le percussioni di Julian Sartorius e il pensiero del filosofo paesaggista Michael Jakob, integrato dalla Chuchchepati Orchestra da Kathmandu. Il primo aprile, inoltre, sarà conferito il premio Enrico Filippini alla casa editrice Matthes & Seitz e al suo editore Andreas Rötzer. A seguire, l’incontro con l’autrice ed editrice Judith Schalansky sulla collana ‘Naturkunden’. Gran finale con Alejandro Jodorowsky, regista, compositore e sceneggiatore di fumetti cileno: «Considero la sua presenza – commenta Zweifel – come l’inizio dell’edizione del 2024, anno in cui si festeggeranno i cent’anni dalla nascita del Surrealismo. In quell’occasione parleremo sicuramente di campi magnetici, un altro degli elementi con i quali il Monte Verità è identificato insieme a concetti come avanguardia, modernità, utopie. Jodorowsky, con film come ‘El Topo’, ‘La Montagna sacra’, in un certo senso è un figlio del Monte Verità. Della sua psicomagia parlò alcuni anni fa al Locarno Film Festival, siamo molto interessati a sapere come si è sviluppata nel frattempo».

Cristallo

Stefan Zweifel chiude confermando l’auspicio espresso alla Regione nel luglio 2022: «Mi auguro che tutti gli attori di questa edizione non si limiteranno a una mera presentazione dei propri libri, ma che possano anche dare vita a progetti comuni. In questo senso, mi piacerebbe che tutti soggiornassero nell’albergo del Monte Verità e non in alberghi esterni, così che tra due-tre anni possa uscire, per esempio, una pubblicazione nata in questi giorni. Una cosa di questo tipo darebbe senso ancor più profondo a un incontro finalizzato non soltanto al consumo di cultura ma anche alla sua creazione».

Nei giorni del suo insediamento, Zweifel parlò di Eventi letterari "a forma di cristallo", suo intento preciso. Oggi, questo è il pensiero in merito alla lucentezza dei ‘suoi’ Eventi letterari: «Forse non le avremo tutte, ma penso che per una prima edizione il cristallo abbia sufficienti sfaccettature. La scrittura immediata di Adimi, quella più ricca di Caminito, l’oggi di Giuliano da Empoli e le storie di cent’anni fa di Stepanova, e tanto altro. Mi preme ribadire che ho trovato risposte entusiastiche dagli ospiti, che saranno qui non in nome di un ‘turismo culturale’ finalizzato a lanciare il proprio prodotto, ma per fare conoscenze. Come in una sorta di piccola residenza» (programma completo: www.eventiletterari.swiss).


Stefan Zweifel

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