Culture

Prisca Agustoni fra i sette Premi svizzeri di letteratura

L’autrice ticinese è fra i premiati con ‘Verso la ruggine’. Il Gran Premio svizzero va all’engadinese romanciofona Leta Semadeni

16 febbraio 2023
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Il Gran Premio svizzero di Letteratura, dotato di 40’000 franchi, viene attribuito quest’anno alla scrittrice engadinese Leta Semadeni.

L’Ufficio federale della cultura (Ufc) ha reso noto oggi anche i vincitori dei Premi svizzeri di letteratura, assegnati a sette autori, tra cui la scrittrice e poetessa ticinese Prisca Agustoni per "Verso la ruggine" (Interlinea). I riconoscimenti verranno consegnati il 19 maggio nel quadro delle Giornate letterarie di Soletta.

Agustoni, nata a Lugano nel 1975, dal 2003 vive fra Svizzera e Brasile, dove insegna letteratura comparata e italiana all’università de Juiz de Fora. Autrice, poetessa e traduttrice italofona si autotraduce in francese e portoghese.

Il libro ‘Verso la ruggine’ "rappresenta probabilmente il punto più alto, più maturo e più sorprendente della ricerca poetica di Prisca Agustoni", si legge nella laudatio della giuria. L’opera prende spunto da diverse catastrofi ambientali, fra queste il crollo di una diga contenente i detriti di una miniera di ferro nello Stato brasiliano di Minas Gerais nel 2015, con conseguenze devastanti per il fiume Rio Dolce, si legge sulla piattaforma Viceversa Letteratura.

Gli altri vincitori dei Premi – ai quali sono ammesse opere pubblicate durante l’anno precedente – sono Jachen Andry con "be cun rispli", Fanny Desarzens con "Galel", Eugène con "Lettre à mon dictateur", Lioba Happe con "POMMFRITZ aus der Hölle", Lika Nüssli con "Starkes Ding" e Anne-Sophie Subilia con "L’Epouse".

Autrice romanciofona

Autrice di poesia, prosa corta, romanzi e libri per bambini, come molti altri autori e autrici romanciofoni, anche la settantottenne Semadeni scrive nella quarta lingua nazionale, più precisamente nell’idioma vallader dell’Engadina Bassa, e in tedesco, si legge in una nota odierna dell’Ufficio federale della cultura. Il suo approccio consiste nel riscrivere il testo giocando con lo stile proprio a ciascun idioma.

I suoi libri, tradotti in francese, italiano, spagnolo, ceco, inglese e russo seducono un vasto pubblico. Nel 2011 si è aggiudicata il Premio Schiller per la raccolta di poesie "In mia vita da vuolp/In meinem Leben als Fuchs", il Premio svizzero di letteratura nel 2016 con il suo romanzo "Tamangur" e il Premio Josef Guggenmos nel 2020 per i suoi libri per bambini.

La sua ultima opera "Amur, grosser Fluss" (Atlantis) è uscita nel 2022, stesso anno in cui l’autrice ha deposto i suoi archivi presso l’Archivio svizzero di letteratura a Berna.

Nata a Scuol, in Engadina Bassa, Semadeni ha studiato all’Università di Zurigo. Ha poi lavorato come insegnante anche all’estero, in America Latina, a Parigi, Berlino e New York. Dal 2005 vive a Lavin, pure in Engadina Bassa.

Scrivere un romanzo a scuola

Il Premio speciale di mediazione, anch’esso dotato di 40’000 franchi, ricompensa un progetto iniziato nel 2015 dal fondatore della casa della letteratura di Zurigo Richard Reich e dall’amministratrice culturale Gerda Wurzenberger, nel quale uno scrittore professionista accompagna allievi dai 13 ai 15 anni per scrivere un romanzo in comune.

Dopo il successo riscosso nella Svizzera tedesca, il progetto è stato ripreso in Romandia nel 2009 e nel 2017 è stato lanciato in Ticino e nei Grigioni. Ad oggi sono circa 200 i "romanzi a scuola" da scoprire e ordinare sul sito romanzoascuola.ch.