Culture

Gran Premio svizzero delle arti sceniche a Cindy Van Acker

Anello Hans Reinhart 2023 alla coreografa svizzera. Tra gli altri premiati dall’Ufficio federale della cultura c'è anche la ticinese Tiziana Conte

Nata in Belgio nel 1971
(Wikipedia/dancetechtv)
31 agosto 2023
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Il Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart 2023 è stato assegnato a Cindy Van Acker, e per l'Ufficio federale della cultura (Ufc) "rende omaggio al suo lavoro interdisciplinare e al suo multiforme impegno nella scena culturale svizzera”. La coreografa svizzera lo riceverà il 6 ottobre al Lac, in occasione della cerimonia di consegna ospitata dal Fit - Festival internazionale del Teatro, alla presenza del presidente della Confederazione Alain Berset. Tra gli altri nove Premi svizzeri delle arti sceniche a persone o istituzioni che si sono contraddistinte in questo ambito, uno è andato alla ticinese Tiziana Conte, giornalista e operatrice culturale “impegnata da anni a vari livelli e con grande passione nello sviluppo della danza contemporanea in Ticino, da ultimo con il suo progetto di rete ‘Isadora – Piattaforma Danza’”, recita il comunicato ufficiale.


Ti-Press
Tiziana Conte

‘Sensibile e caparbia’

Nata in Belgio nel 1971, da anni tra le coreografe e i coreografi più importanti della Confederazione, Cindy Van Acker si è affermata a livello internazionale in ambito teatrale e, con la sua compagnia Cie Greffe, anche nella scena indipendente della danza. Nel 1991 entra nel corpo di ballo del Ballet du Grand Théâtre di Ginevra. Invitata da Romeo Castellucci, nel 2005 presenta l’assolo ‘Corps 00:00’ alla Biennale di Venezia, performance che la consacra a livello internazionale e dà avvio alla collaborazione artistica con Castellucci, ancora in essere ed espressasi in diverse produzioni operistiche come il ‘Don Giovanni’, portato in scena nel 2021 al Festival di Salisburgo. “Il tratto distintivo di questa coreografa sensibile e caparbia – scrive l'Ufc – si riconosce dalla minuziosità quasi scientifica delle sue creazioni coreografiche, in cui i corpi, la musica e lo spazio confluiscono in un tutt’uno”.

Il Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart è il più importante riconoscimento svizzero nel campo delle arti sceniche, viene assegnato dall’Ufficio federale della cultura in collaborazione con la Società Svizzera di Studi Teatrali e premia una personalità o un’istituzione attiva nell’ambito delle arti dello spettacolo in Svizzera. Il premio ha un valore di 100mila franchi.

Gli altri Premi svizzeri delle arti sceniche 2023

Detto di Tiziana Conte, i restanti otto Premi svizzeri delle arti sceniche, ciascuno del valore di 40mila franchi – di seguito elencati con relative motivazioni dell'Ufc – vanno a:

  • Rébecca Balestra (Ge/*1988): attrice, autrice e regista, ha ottenuto nel 2013 un bachelor in Teatro alla Manufacture di Losanna. Di recente l’attrice dalle mille sfaccettature ha rivelato anche il suo talento comico cimentandosi nella stand-up comedy.
  • Bruno Cathomas (Gg/*1965): dopo gli studi di recitazione all’Accademia di teatro di Zurigo (oggi ZHdK) dal 1992 calca le scene di molti teatri prestigiosi di lingua tedesca. Nel 2024 passerà al Burgtheater di Vienna con il direttore designato Stefan Bachmann.
  • Ntando Cele (Be/*1980): l’attrice è nata a Durban (Sudafrica), dove ha studiato recitazione. Si è formata in seguito ad Amsterdam e ora vive a Berna. Le sue opere attraversano i confini e affrontano il latente razzismo che si cela nella quotidianità.
  • Barbara Giongo & Nataly Sugnaux Hernandez (Ge/*1966 e *1973): dopo un percorso individuale rispettivamente al fianco di Oscar Gómez Mata e Yan Duyvendak, dal 2018 le due responsabili di produzione dirigono insieme il Théâtre du Grütli di Ginevra per la produzione e la diffusione delle arti sceniche.
  • Sandro Lunin (Zh/*1958): direttore teatrale e di festival, da 40 anni è attivo nella scena indipendente della danza e del teatro e cura in particolare gli scambi con il Sud globale. Tra le tappe principali del suo percorso professionale figurano la Rote Fabrik di Zurigo, lo Schlachthaus Theater di Berna, ilTheater Spektakel di Zurigo e di recente ha diretto la Kaserne Basel.
  • Circus Monti (Ag/fondato nel 1985): l’impresa di famiglia presenta ogni anno un nuovo programma, la cui regia è affidata di volta in volta a un’équipe diversa. Molti dei creativi e delle creative che ingaggia hanno studiato all’Accademia Teatro Dimitri. Nel corso degli anni il Circus Monti ha sviluppato un proprio stile che si esprime in un connubio poetico tra circo e teatro.
  • Jeremy Nedd (Bs/*1985): il coreografo e performer originario di New York, vive a Basilea, dove ha lavorato come ballerino sino al 2016 presso il Ballett Basel. I suoi progetti basati sulla Pantsula, una forma di danza urbana del Sudafrica, sono un esempio all’avanguardia di una cooperazione globale caratterizzata dalla diversità.
  • Tellspiele Altdorf (Ur): dal 1899 i membri della Tellspiel- und Theatergesellschaft Altdorf mettono in scena il ‘Guglielmo Tell’ di Friedrich Schiller, adattandolo coraggiosamente allo spirito del tempo. Si tratta di uno dei più antichi ed emblematici teatri amatoriali della Svizzera.

Altri premi

I Premi ‘Spettacolo svizzero di danza 2022’ e ‘Spettacolo teatrale svizzero 2022’, ciascuno del valore di 25mila franchi, sono i seguenti: per la prima categoria, scelti tra 21 proposte, la giuria ha scelto ‘Blast!’ di Ruth Childs (Ge/*1984), in quanto opera che commuove il pubblico e lo porta a esplorare l’ampio ventaglio delle emozioni umane.

Tra le 21 produzioni che figuravano nella shortlist delle Giornate del Teatro Svizzero 2023, la giuria federale del teatro ha selezionato come opera maggiormente degna di nota del 2022 ‘EWS – Der einzige Politthriller der Schweiz’ del Theater Neumarkt, idea e regia di Piet Baumgartner e Julia Reichert (Zh/risp. *1984 *1983). A partire da un collage composto da vari articoli di giornale, l’episodio politico tipicamente svizzero che ebbe come protagonista l’allora consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, viene trasposto in chiave umoristica tramite un coro amatoriale e una poetessa slam.

June Johnson Newcomer Prize

Tra le 40 candidature presentate al concorso, il premio di 25mila franchi finanziato dalla fondazione Stanley Thomas Johnson è andato a Marc Oosterhoff / Cie Moost (Vd/*1990), artista, danzatore e coreografo che nel 2017 ha fondato la compagnia Cie Moost, realizzando spettacoli notevoli a metà strada tra il circo contemporaneo, la magia, il teatro e la danza.

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