Culture

Erri De Luca e Paolo Cognetti al FestivaLLibro degli ‘Incanti’

Novità, film e incontri nella cittadella del libro (con uno sguardo al cinema) dal 2 all’11 marzo a Muralto

Erri De Luca
(Keystone)
14 febbraio 2023
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Tutto può essere incanto, molto dipende dagli occhi con cui ci si guarda in giro. E ai tanti possibili ‘Incanti’ è dedicata la quarta edizione del FestivaLLibro in programma dal 2 all’11 marzo nel «quadrilatero muraltese, che – indica il ‘padrone di casa’ Stefano Gilardi, – diventa una vera e propria cittadella del libro». Con uno sguardo al cinema, vista la collaborazione con il Locarno Film Festival di cui il FestivaLLibro è un’emanazione primaverile.

Uno spin-off, per rimanere in campo cinematografico, dalle proposte «ricche e variate» per farne «un programma popolare, che guardi a una cultura non solo elitaria – ha spiegato il presidente dell’associazione che organizza l’evento, nel corso della presentazione alla stampa –, ma anche alle nuove leve». Il FestivaLLibro – gli ha fatto eco Marco Solari – è diventato un piccolo diamante e come tutte le altre ‘costole’ è «cresciuto, trovando la propria identità grazie alle persone che ci lavorano. Oggi il Locarno Film Festival – di cui è presidente quasi uscente – è assai più di un ‘semplice’ festival e Locarno ha dimostrato di essere davvero terra di cultura». Una cultura che dice essere lontana, anzi proprio all’opposto di quanto visto al recente Sanremo. Per quanto festival di canzone (italiana) e non di cinema (internazionale) si tratti, di Sanremo Solari è rimasto «allibito», per motivi che non ha mandato a dire. «La volgarità, l’eccesso, le iperboli nel linguaggio e nelle esibizioni». A disturbarlo, parole sue, sono stati «la mancanza di limite in tutto; un’organizzazione pressapochista e non professionale e questo voler apparire a ogni costo. Un apparire per apparire, a spese del vero e del profondo. Mentre ciò che si va a creare attraverso il Locarno Film Festival è una proposta senza iperboli; basata sulla sobrietà e il rifiuto del volgare. Espressione di un Locarnese ‘anti sanremese’». L’auspicio è allora che l’evento con il cuore in Piazza Grande e le tante braccia ad abbracciare il territorio «rimanga un momento di ricerca di contenuti, profondità e serietà». E il programma scelto per l’edizione 2023 del FestivaLLlibro, «corrisponde all’ideale di cultura che in tutti questi anni ho sempre cercato di realizzare».

‘Ci vuole l’amore’

Allora veniamo alla fiera libraia che, oltre alle novità presentate da quattordici case editrici della Svizzera italiana, sarà circondata da proposte rivolte tanto ad adulti, quanto a giovani, adolescenti e bambini. «In Ticino si produce molto più di quanto si pensi, anche in termini di qualità. Ma poi – ha affermato Renato Martinoni, professore emerito dell’Università di San Gallo e direttore artistico di FestivaLLibro – i libri da soli non bastano: ci vogliono i lettori; e ci vuole l’amore». Per quanto in sole tre edizioni in quattro anni (nel mezzo ci si è messa la pandemia) si sarebbe potuto allargare l’evento, «s’è deciso di non ingrandirsi e di mantenere questa misura. Non è un evento monster, ma con trenta proposte e sessanta partecipanti l’offerta è comunque ampia». Dopo la ‘Montagna’ il primo anno, le ‘Migrazioni’ il secondo e la ‘Diversità’ il terzo, quest’anno sarà l’‘Incanto’ a fare da fil rouge. L’intento rimane «da un lato calamitare l’interesse dei visitatori, dall’altro alimentare l’attenzione e l’amore per la lettura e, in generale, per la cultura, nelle sue espressioni più serie ma anche in quelle divertenti».

Spulciando nel programma, si passa da uno spettacolo teatrale per gli allievi delle scuole elementari agli incontri con scrittori germanofoni e francofoni al Liceo di Locarno, fino alla presenza di nomi di spicco. Di ‘Incanti della scrittura’ si parlerà con lo scrittore Erri De Luca, uno dei maggiori autori italiani contemporanei. Il narratore, poeta, drammaturgo e traduttore sarà presente venerdì 3 marzo al Palazzo dei Congressi Muralto (ore 18.15). Mentre su ‘L’incanto della montagna’ si intratterrà Paolo Cognetti sabato 5 (Palazzo dei Congressi ore 18), dal cui romanzo di successo ‘Le otto montagne’, vincitore del Premio Strega, è stato tratto un film di Felix Groeningen e Charlotte Vandermeersch che sarà proiettato subito dopo l’incontro (alle 20 al Palazzo dei Congressi, alle 20.30 al cinema Rialto 1). Al ticinese Plinio Martini, «scrittore amato in tutta la Svizzera», in occasione dei cento anni dalla nascita – ricorrenza cui sarà dedicato un convegno a settembre sarà dedicato l’incontro ‘Fra scrittura e immagini’ venerdì 2 (Palazzo dei Congressi ore 20) con Alessandro Martini e Lorenzo De Carli e letture di Elda Pianezzi e Giovanni Soldati.

In appendice al FestivaLLibro ‘Il giornalismo culturale: attualità e prospettive’ (sabato 11, Residenza San Vittore Muralto, dalle 15), dibattito su problemi, sfide, prospettive e, se ci sono, potenzialità di un settore il cui spazio è andato riducendosi negli anni. «Una riflessione importante e che riguarda non solamente gli addetti ai lavori – ha evidenziato il prof. Martinoni –. La pluralità culturale è garanzia di democrazia e di libertà di espressione».

L’entrata agli eventi è gratuita, programma dettagliato sul sito www.festivallibro.ch.

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