Culture

Addio a Elena Gianini Belotti, ‘dalla parte delle bambine’

La pedagogista, insegnante e scrittrice italiana è morta a Roma il 24 dicembre scorso, aveva 93 anni

Elena Gianini Belotti
26 dicembre 2022
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Il giorno della vigilia di Natale, è morta a Roma la scrittrice, insegnante e pedagogista Elena Gianini Belotti, aveva 93 anni. Autrice di saggi diventati pietre miliari in campo pedagogico, i suoi studi sono dedicati soprattutto ai condizionamenti di genere nella società e nell’educazione. Centrali sotto questo aspetto ‘Dalla parte delle bambine’ (1973) e ‘Prima le donne e i bambini’ (1980).

‘Dalla parte delle bambine. L’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita’ è stato un manifesto per generazioni di femministe. Con questo saggio Elena Gianini Belotti – nata nella capitale italiana il 2 dicembre del 1929 – ha rivoluzionato non solo la pedagogia, ma anche lo sguardo all’educazione delle donne, sottolineando l’influenza dei condizionamenti sociali e culturali nella formazione del ruolo femminile. La tradizionale differenza di carattere fra maschio e femmina, sostenne, non è dovuta a fattori "innati", bensì ai "condizionamenti culturali" che l’individuo subisce nel corso del suo sviluppo. Condizionamenti funzionali, sosteneva, ai valori che una cultura vuole reiterare e conservare. Gianini Belotti affermava quindi che indipendentemente dal sesso biologico, a ogni individuo va "data la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale".

Nella sua vita è stata anche autrice di alcuni romanzi, come ‘Prima della quiete’, sulla storia dell’insegnante Italia Donati, morta suicida dopo una storia di diffamazione che la coinvolse. Il romanzo del 2003 è stato insignito con il Premio Grinzane Cavour e il Premio Viadana. E ancora ‘Il fiore dell’ibisco’ (1985) che le è valso il Premio Napoli e ‘Voli’ (2001) con cui ha vinto il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice.

Nel 1960 ha contribuito a fondare il Centro Nascita Montessori di Roma, guidato per vent’anni. È stato il primo centro in Italia a occuparsi della preparazione delle future madri al parto e alla cura dei neonati. Nel centro le gestanti venivano preparate psicologicamente e praticamente al compito di madri rispettose dell’individualità del bambino.

Il 1° marzo 2010, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le conferì l’onorificenza di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

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