Archeologia

Archeologi egiziani: ‘Londra restituisca la Stele di Rosetta’

Una petizione su internet ha raccolto finora 2’500 firme e punta più che altro a ‘spiegare agli egiziani cosa è stato loro sottratto’

Al British Museum
(Keystone)
6 ottobre 2022
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Noti archeologi egiziani hanno rinnovato un appello alla restituzione all’Egitto della Stele di Rosetta conservata al British Museum di Londra, esattamente 200 anni dopo che la decifrazione della lastra ha svelato i segreti della scrittura geroglifica e ha segnato la nascita dell’egittologia. Lo segnalano vari media tra cui il sito Middle East Online precisando che la petizione su internet ha raccolto finora 2’500 firme e punta più che altro a "spiegare agli egiziani cosa è stato loro sottratto", come ha affermato Monica Hanna, preside ad interim del College of Archaeology della città egiziana di Assuan.

La stele di Rosetta risale al 196 a.C. e fu riportata alla luce dall’esercito di Napoleone nel nord dell’Egitto nel 1799. Divenne proprietà britannica dopo la sconfitta di Bonaparte secondo i termini del Trattato di Alessandria del 1801, insieme ad altre antichità trovate dai francesi, e fu spedita in Gran Bretagna. L’iconico reperto è al British Museum dal 1802. Con iscrizioni dello stesso testo in geroglifici, demotico e greco antico, la stele è stata utilizzata dal francese Jean-François Champollion per decifrare la scrittura degli antichi egizi dal 1822, gettando gran luce sull’Egitto dei faraoni.

Gli archeologi egiziani avevano già chiesto il suo ritorno, ma sperano che le crescenti iniziative dei musei occidentali per restituire i manufatti che sono stati rimossi dai Paesi sotto il dominio coloniale aiuteranno la loro causa, riferisce ancora il sito.

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