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Trasporto pubblico, luce verde al credito quadro di 462 milioni

Pur con qualche riserva dalla Lega e dall’Udc, la commissione parlamentare ‘Gestione e finanze’ appoggia il finanziamento per il quadriennio 2025-2028

Palla al Gran Consiglio
(Ti-Press)
11 febbraio 2025
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Seppur con qualche riserva (Boris Bignasca e Omar Balli per la Lega e Tiziano Galeazzi per l’Udc), la commissione parlamentare ‘Gestione e finanze’ appoggia il credito quadro di 462,1 milioni di franchi, di cui 358,3 milioni quale quota netta a carico del Cantone e 103,8 dei Comuni, per l’indennizzo dei costi non coperti delle prestazioni di trasporto pubblico e per il servizio con corse in base alla domanda per il quadriennio 2025-2028. Firmando il rapporto di Samantha Bourgoin (Verdi), Fabrizio Sirica (Ps) e Matteo Quadranti (Plr), i commissari invitano quindi il Gran Consiglio a dare luce verde al credito.

A non fare l’unanimità il finanziamento del servizio su richiesta

Nonostante la riserva di Bignasca, Balli e Galeazzi, la ‘Gestione e finanze’ ha comunque deciso di procedere con un solo rapporto e di appianare le divergenze in aula sulla base dell’eventuale presentazione di emendamenti. Quali dunque i punti critici? “Se gli approfondimenti hanno portato praticamente all’unanimità il sostegno del credito quadro sui trasporti pubblici e dei servizi di trasporto su richiesta (incluso il credito ponte per il Verzasca Mobile) – scrivono Bourgoin, Sirica e Quadranti –, non si è trovato accordo sull’aumento del credito stesso per garantire un finanziamento ad hoc per il servizio su richiesta”. E spiegano: “Una parte della commissione ritiene infatti che l’ufficio competente abbia abbastanza margine di manovra per trovare le risorse necessarie all’interno del presente credito quadro e garantire il finanziamento sia per il Verzasca Mobile, sia per la messa a punto di eventuali nuovi servizi”. Tuttavia, proseguono i relatori, “un’altra parte della commissione ritiene più corretto nei confronti degli Enti locali coinvolti votare un credito supplementare specifico con due voci: una con il credito ponte per il Verzasca Mobile e l’altra con i fondi necessari per l’adeguamento del servizio per le diverse realtà locali”.

‘Essere pronti per gestire situazioni future’

Da qui l’auspicio della commissione: “Lo sviluppo dei servizi con corse in base alla domanda caldeggiata da numerosi Enti locali non deve cadere nel vuoto e va sostenuta senza indugio. Questa proposta tocca una parte preziosa del nostro territorio, ovvero le valli laterali, che potrebbero fornire a medio termine una risorsa importante quando dovremo decidere di sostituire linee intere o parziali, oppure sostituirle in orari singoli o stagionalmente. Allora, se avremo approfondito e maturato l’esperienza delle corse su chiamata, avremo competenze per migliorare e rendere ancora più efficiente il nostro trasporto pubblico, come già avviene in altri cantoni”. Nell’ottica quindi di evitare di perdere preziose competenze, affermano i relatori, “è necessario cercare una soluzione transitoria e semplice individuando prioritariamente all’interno del presente credito quadro e delle disponibilità dei servizi competenti il finanziamento ponte per il Verzasca Mobile, che al momento ha trovato una soluzione transitoria, parziale e locale, che non garantisce però continuità”. In tal senso, si afferma, “il Cantone dovrà fare tutti i passi necessari con Berna per il riconoscimento del finanziamento federale e nel frattempo garantire il credito ponte di 90mila franchi all’anno (60mila per il 2025). Per questi fondi si chiede di far capo prioritariamente ai conti di gestione corrente del Dipartimento del territorio, Sezione della mobilità”. Parallelamente, si legge, “il governo dovrà adoperarsi per favorire l’implementazione del modello ‘on demand’ o corse su richiesta per le altre realtà periferiche interessate e la relativa verifica federale per la concessione e il finanziamento. In un primo momento, per adeguare il modello d’esercizio alle diverse realtà i servizi mettono a disposizione di principio 50mila franchi per regione o subregione, in base alla conformazione territoriale, per un totale di 450mila franchi.