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Aspiranti procuratori, c’è un nome che suscita polemiche

Alvaro Camponovo, la società del padre, la blindatura leghista, il possibile conflitto d’interessi. Aldi: ‘È stato ritenuto idoneo: è una persona valida’

Parola al Gran Consiglio
(Ti-Press)
2 marzo 2024
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Poltrone giudiziarie, accordi in parlamento e potenziali conflitti d’interesse: ci risiamo. Uno dei due candidati al posto di procuratore pubblico che la commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ propone al plenum del Gran Consiglio di eleggere, in sostituzione delle pp Marisa Alfier e Pamela Pedretti che hanno dimissionato per fine aprile, sta suscitando polemiche. Lui è Alvaro Camponovo, in quota Lega (ma nel Comitato distrettuale del Luganese dei Verdi liberali 2021/2022), classe 1989, segretario giudiziario (Sg) dal gennaio 2022 presso la sezione dei reati finanziari del Ministero pubblico. Dei sette Sg che fanno parte dei 12 aspiranti pp ritenuti idonei dalla Commissione di esperti indipendenti, è quello con meno anni di esperienza nella funzione. Anita Bernasconi, quota Plr, è infatti Sg presso la sezione dei reati finanziari dal 2019. Sezione nella quale opera dal 2012 anche Margaret Kuelen, pure lei area Plr. Nella sezione dei reati di polizia, invece, sono attivi altri tre Sg candidati a pp: dal 2017 Luca Guastalla, area Ps; dal 2019 Raffaele Janett, quota Lega-Udc; e addirittura dal gennaio 2013 Riccardo Maiolo, quota Verdi liberali. Qui entra in campo un altro fattore dell’equazione: le procuratrici partenti Alfier e Pedretti fanno parte entrambe, e da lungo tempo, della sezione di magistrati inquirenti che indaga sui reati di polizia, ovvero su tutti quegli illeciti che non sono di natura finanziaria. Una sezione oggi particolarmente sollecitata. E allora il quesito: per quale motivo si è optato per Camponovo, attivo come Sg nel gruppo dei reati finanziari? È vero che ne fa parte anche l’altro candidato proposto dalla ‘Giustizia e diritti’, cioè Luca Losa, in quota Ps. Però dal 2019, dopo essere stato segretario assessore della Pretura di Blenio per un anno circa occupandosi in prevalenza di diritto penale, e poi in quella di Locarno Città.

I cambiamenti nella Sa

Ma c’è un altro quesito: come mai la Lega non ha optato per l’altro candidato d’area (Lega-Udc) Raffaele Janett che è da più tempo segretario giudiziario e per di più operativo nel perseguimento dei reati di polizia? Per trovare una possibile risposta occorre allargare il compasso. Alvaro Camponovo è figlio di Claudio, direttore sanitario dell’Ars Medica. Il quale figura anche come amministratore unico della Hospita Suisse Anesthesia Care Sa, che, citiamo dal Registro di commercio, offre “attività di anestesia, medicina subacquea e iperbarica”. Nella Sa c’era anche l’allora deputato della Lega Eolo Alberti, nominato dal Gran Consiglio nel novembre 2023 membro del Consiglio d’amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale. Alberti in seguito alla nomina si è dimesso: in parlamento, gli è subentrato Stefano Quadri; alla Hospita Suisse Anesthesia Care Sa, invece, Sabrina Aldi, in qualità di direttrice amministrativa, come si evince anche dal suo profilo Linkedin. Avvocata e vicecapogruppo in Gran Consiglio della Lega, Aldi è anche seconda vicepresidente della commissione ‘Giustizia e diritti’ che ha indicato Camponovo (e Losa) all’autorità di nomina, vale a dire il parlamento, che è chiamato a eleggere chi andrà a sostituire Alfier e Pedretti nella sessione al via lunedì 11 marzo.

Ora. Non c’è niente di illegale, ma qualche interrogativo sull’opportunità sì: deriva dalla blindatura leghista del nome di Camponovo per ‘occupare’ una poltrona in più in seno alla squadra dei procuratori pubblici, dopo che il 19 settembre 2022 Caterina Jacquinta Defilippi, prima indipendente e poi sostenuta dal Plr, è stata nominata pp dal parlamento. Dopo, lo ricordiamo, che il candidato in quota Lega Didier Lelais si era ritirato, in un contesto nel quale il movimento di via Monte Boglia lamentava già la sua sottorappresentanza nel Ministero pubblico. Alvaro Camponovo «è un candidato che la Commissione di esperti indipendenti ha ritenuto idoneo a ricoprire la carica di procuratore pubblico, un candidato che conosco personalmente e che reputo valido», sottolinea, da noi interpellata, Sabrina Aldi. Altro la deputata leghista non dice.

Mozione di Quadranti: ‘Se per esempio...’

Vi è intanto da registrare l’inoltro di una mozione da parte di Matteo Quadranti. Il deputato liberale radicale propone, passando dalla modifica delle basi legali interessate, due cose. La prima: la designazione anche di membri supplenti (“ad esempio tre”) per la Commissione di esperti indipendenti, tenuta a valutare e a dichiarare, con preavviso al Gran Consiglio, idonei o non idonei i nuovi candidati a una carica in magistratura. La seconda: l’introduzione dell’istituto della ricusa e dell’esclusione per la Commissione di esperti e per la commissione ‘Giustizia e diritti’ (compresa la sottocommissione ‘Ministero pubblico’). Le decisioni sulle ricuse “verrebbero decise inappellabilmente dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio”. Scrive Quadranti: “Ora, per fare un esempio, se una deputata o un deputato – influente o meno nella sua formazione politica e in seno alla Commissione giustizia e diritti – fosse alle dipendenze di una società in cui l’amministratore unico fosse il padre di un candidato, magari della propria area politica, e si fosse ‘dimenticato/a’ dell’esistenza dell’articolo 50 della Legge sul Gran Consiglio esprimendosi perciò in favore del precitato candidato, una tale ipotesi porrebbe già oggi un motivo di collisione di interesse tale da inficiare o condizionare il processo di nomina? Introducendo formalmente la procedura di ricusazione ed esclusione come richiesto dalla mozione si ritiene che eventuali situazioni disagevoli vengano risolte applicando principi riconosciuti dall’ordinamento giuridico”.

E cosa dice l’articolo 50? “Un deputato non può prendere parte alla discussione e al voto su un oggetto se vi è collisione d’interessi. La collisione d’interessi è presunta se l’oggetto riguarda personalmente il deputato, il coniuge, il partner registrato o il convivente o i loro figli, o un suo parente nei seguenti gradi: genitori e figli; fratello o sorella; zii e nipoti consanguinei; cognati, suoceri, genero o nuora”. Terzo capoverso: “È parimenti presunta, se l’oggetto concerne una persona giuridica di diritto privato, per gli amministratori e per coloro che in altro modo possono esercitarvi un potere determinante”.

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