Ticino

Seggio agli Stati, il governo ha deciso: niente suppletive

Le ragioni del Consiglio di Stato: i tempi tecnici avrebbero reso impossibile completare i due turni prima dell'avvio delle procedure per le federali

Il posto resta vuoto
(Keystone)
6 aprile 2023
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Non ci sarà alcuna elezione suppletiva per il seggio lasciato vacante al Consiglio degli Stati da Marina Carobbio, che proprio oggi si è ufficialmente insediata nel governo ticinese.

A deciderlo è stato proprio il Consiglio di Stato nella seduta straordinaria finita pochi minuti fa: "Le due persone destinate a rappresentare il nostro Cantone nella Camera dei Cantoni, per la Legislatura 2023/2027, saranno designate in occasione delle elezioni federali ordinarie, previste il prossimo 22 ottobre", si legge infatti in un comunicato diffuso dal governo. Una scelta arrivata dopo aver effettuato "un’attenta ponderazione degli interessi e tenuto conto del principio di opportunità".

Il Consiglio di Stato sottolinea anzitutto che "la prima opzione disponibile per il primo turno dell’elezione complementare sarebbe stata domenica 11 giugno 2023, a condizione di convocare già domani le assemblee comunali e di assegnare un termine scadente il 17 aprile 2023 per la presentazione delle liste".

L'ostacolo del non poter votare in luglio e agosto

Il secondo turno dell’elezione suppletiva, a ogni modo, "non avrebbe poi potuto svolgersi prima del 3 settembre 2023, visto che la Legge impedisce di indire elezioni o votazioni nei mesi di luglio e agosto. Questi tempi tecnici avrebbero quindi reso impossibile completare la procedura prima dell’avvio della procedura di deposito delle candidature per le elezioni federali ordinarie: benché non sia espressamente vietata dalla Legge, il governo ritiene inopportuna e problematica questa sovrapposizione tra queste due procedure che genererebbe confusione tra i cittadini".

Pur considerando l'ipotesi di organizzare le suppletive nei tempi descritti, il Consiglio di Stato scrive inoltre che occorre "considerare il carico notevole sugli aventi diritto di voto, che sarebbero stati chiamati a esprimersi sui membri del Consiglio degli Stati a quattro riprese in appena cinque mesi (11 giugno, 3 settembre, 22 ottobre e 19 novembre 2023)".

Il Consiglio di Stato "ha poi tenuto conto del fatto che chi si fosse aggiudicato l’elezione complementare, in ogni caso, avrebbe potuto rappresentare il Ticino unicamente all’ultima sessione parlamentare della legislatura prevista tra l’11 e il 29 settembre 2023. Questa circostanza fa apparire ancora meno opportuni i costi e gli oneri amministrativi che l’elezione complementare avrebbe provocato a carico del Cantone e dei Comuni".

‘Proporremo una modifica di legge per regolare le situazioni eccezionali'

Sia come sia, non è una prima a livello nazionale e l'Esecutivo tiene a ricordarlo: "Alcuni Cantoni, ad esempio, si sono dotati di normative esplicite per evitare di organizzare elezioni complementari negli ultimi mesi di una Legislatura. A questo proposito il Governo intende proporre un aggiornamento della Legge sull’esercizio dei diritti politici (Ledp) volto a regolare esplicitamente situazioni eccezionali come quella in questione analogamente a quanto già previsto in altri Cantoni".

A rappresentare il Ticino alla Camera dei Cantoni fino alle prossime federali sarà quindi il solo Marco Chiesa (Udc).

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