Ticino

Povertà minorile, ‘assegni familiari per uscire dall’assistenza’

A chiederlo è il gruppo Ps in Gran Consiglio con un’iniziativa parlamentare generica. In Ticino il fenomeno riguarda 1’300 famiglie e il 3,5% dei minori

(Ti-Press)
14 giugno 2022
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"Assegni familiari per togliere dalla povertà e dall’assistenza tutte le famiglie con minori". È quanto chiede con una un’iniziativa parlamentare generica il gruppo di Ps in Gran Consiglio. Nello specifico, i socialisti propongono di modificare la legge sugli assegni di famiglia, ed eventualmente anche la Laps e altre leggi, "in modo da eliminare la necessità di ricorrere all’aiuto sociale (assistenza sociale) per le famiglie con figli minorenni a carico".

La povertà che colpisce i minori, scrive il gruppo in una nota, "ha effetti negativi sul lungo periodo, in quanto pone i bambini e i giovani in situazione di difficoltà nell’ambito della salute, della sfera sociale (accesso allo sport e alla cultura, scarso riconoscimento sociale) e nel contesto scolastico/formativo". Allo stesso tempo "anche i genitori in difficoltà finanziarie soffrono per le rinunce e le restrizioni che devono imporre ai propri figli".

In Ticino il fenomeno riguarda 1’300 famiglie e il 3,5% dei minorenni. "Quest’ultimo dato è interessante – valutano gli iniziativisti – poiché a livello federale il tasso di aiuto sociale ai minori si attesta al 5,2%". Per il Ps questo significa che la strada intrapresa dal Cantone Ticino fin dal 1997 nelle questioni di politica familiare, "anche grazie alle proposte del Ps Ticino come ad esempio la stessa l’armonizzazione delle prestazioni sociali, ha dato i suoi frutti".

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