Ticino

'I Comuni valutino l'obbligo mirato di mascherine all'aperto'

Il Consiglio di Stato indica ai Comuni la propria predilezione per la misura già messa in atto ad Ascona e chiede un 'approccio pragmatico' e misure ponderate

(Ti-Press)
17 marzo 2021
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Ieri sera è stato il Municipio di Ascona a introdurre l'obbligo di mascherina nel nucleo. Oggi, l'introduzione di tale obbligo è indicata, nella lettera inviata dal Consiglio di Stato ai Municipi dei comuni ticinesi, fra le possibili misure di prevenzione delle quali i comuni sono invitati a "ponderare attentamente" l'adozione sul territorio. Questo, in vista delle festività pasquali e del possibile flusso di turisti verso il nostro cantone, in una situazione epidemiologica che l'esecutivo definisce "fragile" con un'evoluzione a medio termine "molto incerta". L'obiettivo è quello di "assicurare la sicurezza sanitaria della popolazione pur concedendo, nel contempo, il massimo di libertà possibile a residenti e turisti".

Il Consiglio di Stato, fra le misure possibili da adattore, indica dunque esplicitamente "la propria predilezione" per l’introduzione mirata dell’obbligo di indossare la mascherina negli spazi aperti molto frequentati. "Questo efficace provvedimento", sostiene il governo ticinese nel suo comunicato, "si presta bene per gli spazi pubblici – centri urbani, zone di svago, aree a bordo lago, ecc. – per i quali è lecito prevedere un forte afflusso di persone".  Altre soluzioni, come le chiusure estemporanee di spazi pubblici «a macchia di leopardo», sono "sconsigliate" dal Governo, in quanto da esse potrebbe risultare "un quadro disomogeneo fra le varie località".

Per una sensibilizzazione più efficace, i Comuni hanno ora a disposizione alcuni materiali di sensibilizzazione tradotti in quattro lingue, che ricordano le norme sanitarie in vigore nel nostro Cantone, tenendo conto anche del probabile arrivo di molte persone non ticinesi che possiedono una residenza secondaria sul nostro territorio.

Il Governo ha ben chiaro "iI legittimo desiderio di fruire degli spazi che il nostro magnifico territorio offre, sia fra i residenti sia fra i tanti turisti che apprezzano il Ticino (o che lo stanno riscoprendo, considerate le limitazioni per i viaggi all’estero)" alimentato dall'avvicinarsi della bella stagione. L'invito alle autorità politiche è dunque quello di adottare nelle prossime settimane "un approccio pragmatico, che – favorendo il tradizionale avvio della stagione turistica, a vantaggio del benessere fisico e mentale di tutti e dell’attività dei nostri operatori economici – ci permetta di conservare, in parallelo, il controllo sulla diffusione del virus nel nostro Cantone".

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