Ticino

Da lunedì mascherine obbligatorie alle Medie

La norma resterà in vigore fino alle vacanze natalizie. Piemonte e Lombardia in zona rossa, Gobbi: 'Abbiamo chiesto a Berna misure di controllo al confine'

Parola al consigliere di Stato Manuele Bertoli (Ti-Press)
5 novembre 2020
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Con l'annunciata entrata della Lombardia e il Piemonte nelle cosiddette 'zone rosse' (a partire da domani), «il Consiglio di Stato – indica il presidente del governo Norman Gobbi – ha chiesto al Consiglio federale d'introdurre rapidamente misure di controllo in entrata e in uscita dal confine». Questo perché, a detta del direttore delle Istituzioni, le nuove misure adottate in Italia «avranno delle conseguenze dirette per il nostro Cantone». I controlli riguarderanno soprattutto i lavoratori frontalieri. «Deve essere chiaro per i lavoratori stranieri che l'autorizzazione per l'ingresso in Ticino si limita allo svolgimento dell'attività lavorativa. Quindi casa-lavoro, lavoro-casa. Speriamo che da Berna i controlli vengano attivati già da lunedì». 

Mascherine a scuola fino a Natale

Da lunedì 9 novembre e fino alle vacanze natalizie le mascherine saranno obbligatorie nelle scuole medie. «Sia negli spazi interni, sia all'esterno – spiega il direttore del Decs Manuele Bertoli –. Le mascherine verranno fornite dalla scuola». L'unica eccezione alla regola dell'obbligo d'indossare le mascherine a scuola riguarderà le lezioni di educazione fisica e di lingue straniere, «in cui la dinamica stessa delle lezioni rende impossibile l'uso delle mascherine. In questi casi, ovviamente, dovranno essere mantenute le distanze», aggiunge Bertoli. 

«Nelle ultime settimane abbiamo constatato un aumento delle assenze e delle quarantene di classe. Abbiamo quindi pensato che fosse questo il momento opportuno per prendere questa decisione».

Queste misure, secondo Bertoli, dovrebbe contribuire a proseguire con l'insegnamento presenziale: «Il nostro obiettivo è continuare con la scuola in presenza, l'unica scuola che funziona bene per i ragazzi». 

3 test su 10 sono positivi

È il medico cantonale Giorgio Merlani l'incaricato di portare gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica. «La situazione è assolutamente straordinaria, chiedo pazienza alla popolazione». I numeri evidenziati dal medico cantonale sono piuttosto allarmanti: il tasso di positività dei tamponi si attesta al 30% (26% a livello nazionale), mentre la media su due settimane di persone infette ogni 100mila abitanti continua in salita: ora sono 1'118. 

'L'errore di laboratorio? Non è stata una catastrofe'

Interpellato in merito all'errore di laboratorio che ha invertito i risultati di venti tamponi, Merlani prova a spiegare l'accaduto: «L’errore è successo lunedì, lo abbiamo rilevato mercoledì, le persone date come negative sono state tutte contattate e da quel che mi risulta la maggior parte di loro era a casa perché non stava bene. Posso dire che l’effetto dell’errore non è stato così catastrofico».

 

 

 

 

 

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