Mendrisiotto

Scuole al voto a Breggia, nasce un Gruppo di sostegno

In vista del 30 ottobre sull’ampliamento del comparto scolastico di Lattecaldo si confronteranno referendisti (contrari) e favorevoli

Il dibattito è aperto
(Ti-Press)
7 ottobre 2022
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A Breggia da oggi, venerdì, i due fronti sono schierati, ufficialmente. Messo in discussione il progetto del Comune determinato ad ampliare il comparto scolastico, a fare da contrappeso ai contrari adesso c’è un Gruppo di sostegno alla progettazione della nuova scuola dell’infanzia e della mensa per le elementari. Una cinquantina i nominativi – tra di essi cittadini e alcuni consiglieri comunali – che si sono dichiarati a favore dell’operazione sulla quale domenica 30 ottobre la popolazione sarà chiamata a pronunciarsi. I fautori del ‘sì’ si sono palesati in questi giorni attraverso un volantino, che ha raggiunto tutti i fuochi del Comune di Valle.

Sotto lo slogan ‘Una scuola per tutti’ i favorevoli hanno, di fatto, aperto il confronto. Per perorare la causa il Gruppo organizzerà anche una serata pubblica informativa proprio al centro scolastico di Lattecaldo mercoledì 19 ottobre (appuntamento alle 20.30). L’intento? Spiegare, si legge sul fronte del foglio, perché "ora più che mai questo progetto è una necessità".

Sul tavolo vi sono i 687mila franchi richiesti (e votati dalla maggioranza del Consiglio comunale) per definire la progettazione della struttura scolastica e assegnare le commesse, ma in gioco c’è ben di più. Gli argomenti dei sostenitori non si discostano, peraltro, da quelli portati avanti dal Municipio, che giusto in questi giorni ha recapitato il materiale di voto nelle case degli abitanti di Breggia.

Fautori e contrari si misurano in particolare, da una parte, sugli aspetti finanziari e le ricadute sui bilanci comunali – quindi sulla tempistica dell’intervento, da posticipare per chi l’avversa –, dall’altra sulla centralizzazione dei servizi scolastici a Lattecaldo, con la chiusura delle sezioni di scuola dell’infanzia a Caneggio e Morbio Superiore. Spazi già destinati, nel primo caso a fare posto a un asilo nido, nel secondo a dare agio ai servizi dell’amministrazione.

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