Mendrisiotto

Una corsia ad hoc per i Tir, ‘fermate la procedura’

La Commissione regionale dei trasporti scrive a Ustra e contesta il suo mancato coinvolgimento nel progetto previsto fra Coldrerio e Balerna

Il dibattito si accende
(Ti-Press)
18 ottobre 2021
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Sulla creazione di una corsia-posteggio riservata ai Tir fra l’area di servizio di Coldrerio e il viadotto di Bisio dell’A2 il Mendrisiotto è stato messo di fronte al fatto (o meglio al progetto) compiuto. A far sentire la sua voce, dopo i Municipi di Balerna, Novazzano, Mendrisio e Coldrerio è oggi la Commissione regionale dei trasporti. Quella Crtm che, a sua volta, si è ritrovata bypassata dall’Ufficio federale delle strade (Ustra). In una lettera imbucata venerdì scorso e indirizzata a Ustra, la Commissione non ha mancato infatti di mettere i proverbiali puntini sulle ‘i’ di fronte a una operazione che ha suscitato il malcontento e il dissenso delle autorità locali e dato vita a una petizione promossa dal già sindaco di Chiasso Moreno Colombo. Con la missiva alla sede cantonale dell’Ufficio federale, a Bellinzona, giunge adesso una richiesta precisa quanto ufficiale, “fermare momentaneamente l’iter di pubblicazione - che dovrebbe essere avviato entro questo mese, ndr - per permettere alla Crtm, insieme ai Comuni, d’incontrarsi e discutere nuovamente del progetto”. Sarebbe utile, si fa notare, aprire una discussione generale sulla tratta autostradale fra Mendrisio e Chiasso, alla lente nella sua parte finale in direzione del confine di un possibile cambio di tracciato - il progetto ‘Porta sud’ -, così da “trovare una soluzione alternativa che metta d’accordo tutte le parti”.

‘Non ci hanno preso in considerazione’

Il punto, non trascurabile, è appunto la ricerca del consenso attorno a interventi, quelli pianificati lungo l’autostrada, che incontrano non poche resistenze - dalla terza corsia dinamica Lugano-Mendrisio in poi - sul terreno anche per la vicinanza di aree verdi, come il Parco Valle della Motta. Nel caso del chilometro e 800 metri verso sud che si prospettano come zona di stoccaggio dei mezzi pesanti - ce ne starebbero una sessantina - per 40 giorni l’anno, la regione, richiama ancora la Crtm, “teme che questa misura, per ora precauzionale, diventi in futuro la regola”. Ecco che ritrovarsi davanti al progetto in uno stadio avanzato non ha aiutato certo ad aprire la strada a quella che, di fatto, si osserva nello scritto, è una “nuova opera”. Ma c’è di più: “La Crtm ha dovuto constatare con particolare disappunto che Ustra non l’ha mai presa in considerazione nella sua campagna informativa riguardo a questo progetto”. Campagna sfociata a inizio settembre in un incontro con i quattro Comuni toccati per territorio. Un mancato coinvolgimento che preoccupa la Commissione presieduta da Andrea Rigamonti. “Non nascondiamo una certa frustrazione da parte dei nostri rappresentanti - si legge ancora nella lettera - e desideriamo riportare la comunicazione tra Ustra e la nostra Commissione a un livello superiore, affinché si possa avere una proficua collaborazione e una migliore gestione di tutti i temi di pertinenza di Ustra che toccano la nostra regione”.

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