Mendrisiotto

Tre case anziani, un Ente: Chiasso e Balerna ritrovano l'accordo

I due Municipi mettono le basi per il messaggio bis. Ma le forze politiche più critiche vogliono vederci (ancora) chiaro

Adesso non resta che prendere la pressione... alla politica comunale (Ti-Press)
15 maggio 2020
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La pandemia ha messo i bastoni fra le ruote anche alla politica parlamentare. E così alcuni dossier (anche attesi) sono finiti (forzatamente) nel cassetto in questi ultimi due mesi. Un destino patito pure dal progetto deciso a dare forma e sostanza all'Ente autonomo di diritto pubblico 'Istituto per anziani Balerna-Chiasso'. In realtà, un passo avanti lo si è pure fatto, prima che il Covid-19 sparigliasse le carte e la vita di tutti. Tra i Municipi dei due Comuni, infatti, l'accordo (bis) lo si è trovato, preludio alla nuova versione del messaggio municipale chiamata a convincere i due legislativi. Una missione oggi come ieri per nulla scontata. Per ora, in effetti, una bozza del documento ancora non c'è. E a ben vedere se a Chiasso si spinge per chiudere la partita, a Balerna non tutti hanno fretta di veder fondere in un ente le tre strutture residenziali (due a Chiasso e una Balerna). Prima restano da chiarire alcuni punti. Le trattative bilaterali, ma soprattutto le soluzioni di compromesso trovate per reagire alle richieste sollevate dal fronte politico più critico - al suo interno l'area progressista-verde e una parte del Plr - non sembrano essere del tutto convincenti. Adesso il capo dicastero Socialità, sanità e problemi occupazionali Moreno Doninelli confida, dunque, che l'estate che avanza porti consiglio per sciogliere nodi e perplessità, poi, nel corso dell'autunno. Resta da capire se a Balerna sussiste il consenso sufficiente per concretizzare l'Ente o se l'intenzione tramonterà in via definitiva.

'Tra i due Municipi c'è di nuovo l'intesa'

Doninelli lo chiarisce subito: "Ora la palla è nel campo dei gruppi politici (soprattutto di quelli che avevano delle riserve)". Gli stessi, non manca di ricordare, che nel finale di legislatura (poi prolungata a causa del virus) avevano preferito non "profilarsi". Diversa, invece, è l'attitudine degli esecutivi. "Tra i due Municipi - conferma a'laRegione' il capo dicastero - vi è una buona collaborazione. Dialogo che ha permesso di trovare una nuova intesa e l'accordo e, al contempo, di delineare quelle modifiche e quegli elementi che danno modo di allestire un secondo messaggio". Indicazioni che a cavallo fra gennaio e febbraio sono state presentate alle forze politiche locali, dalle quali ci si attende un riscontro. I temi delle passate frizioni, del resto, non erano trascurabili: sul tavolo il peso di Balerna all'interno el Consiglio di Istituto e la partecipazione finanziaria. Passaggi obbligati che, davanti alle resistenze di una parte politica, avevano portato alla creazione di una Commissione ad hoc per l'analisi del documento. Quali risposte si sono individuate? "Diciamo che abbiamo dato delle ipotesi di lavoro che ora spetta ai gruppi approfondire". Vi siete dati delle scadenze? "Idealmente - ammette Doninelli - si vorrebbe avere un cenno dai gruppi per l'autunno prossimo". Quindi prima di rituffarsi nella campagna elettorale in vista delle elezioni comunali, traslate nell'aprile 2021. Certo il rischio che tutto slitti a dopo la prova delle urne esiste.

Una risposta che non convince (ancora)

In casa socialista così come dalle parti del Plr la sensazione di stallo attorno al dossier 'Ente anziani' è palpabile. "È sotto gli occhi di tutti - ci fa notare Giampiero Rigozzi, consigliere comunale de La Sinistra -: non si è mosso più di tanto. Insomma, non mi sento di dire che si è ripresa in mano la tematica della messa in rete delle case anziani". D'altro canto, l'emergenza sanitaria ha reso impossibile ai gruppi potersi trovare e discutere come d'abitudine". Ma c'è di più. "È indubbio, va riattivata, innanzitutto, l'attività politica. In ogni caso, da parte mia - fa capire - permane qualche perplessità su un progetto che sin qui non è riuscito a fare l'unanimità. Sarà importante, dunque, trovarsi tra i vari gruppi per confrontarci su quanto prospettato dal capo dicastero a inizio anno. Anche se le questioni aperte sono ancora parecchie e bisogna decidere quale orientamento dare". Sinistra e Verdi sono pronti, comunque, ad affrontare di nuovo il dossier.

'Non hanno sciolto tutte le riserve'

Il Plr, che sul tema non muove all'unisono, non ha ancora espresso una posizione ufficiale. Al suo interno, però, il consigliere comunale Roberto Cattaneo, voce da subito critica sull'Ente, un'idea ha cominciato a farsela. "Parlo a titolo personale, sia chiaro - puntualizza -, ma le risposte ricevute sinora mi hanno soddisfatto solo in parte. La mia impressione non è mutata: quanto è stato presentato non è sufficiente a sciogliere tutte le riserve. Eppure il tempo per andare a fondo della questione l'hanno avuto".

A dirla tutta, un seguito, almeno le domande politiche, lo hanno avuto. In effetti, da nostre informazioni risulta che, sul piano finanziario, a Balerna è stato riconosciuta una partecipazione rivista al ribasso rispetto alla versione originaria. Nel primo pacchetto si parlava, infatti, di un capitale di mezzo milione in dotazione all'Ente, da coprire al 60 per cento da Chiasso e al 40 da Balerna. Sul fronte della rappresentatività dentro il Consiglio d'Istituto - che i censori volevano alla pari e con una presenza più marcata di tecnici - e delle soluzioni tecnico-organizzative, invece, ci si aspettava qualcosa in più. E se la percezione che Chiasso voglia dettare la linea resiste, essere rinviati al messaggio finale per ricevere indicazioni puntuali sugli aspetti legati a filo doppio all'unione degli Istituti (che per taluni ha il sapore dell'aggregazione) non basta. Il timore, in altre parole, che il documento possa deludere e lasciare tutti in mezzo al guado è reale. Sempre che, come suggerisce Rigozzi, non spunti l'idea di lavorare a un Ente sì, ma a valenza regionale.

 

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